Erano da poco passate le 4,30, quando un'imprenditore di Calcinatello, nel bresciano, si sveglia a causa di quelli che alcuni residenti, definiscono "colpi sordi e forti, come degli spari...".
L'uomo è uscito nel cuore della notte ed è andato a controllare cosa stesse accadendo poco fuori casa. Uscito dalla porta della villetta ha trovato 6 malviventi incappucciati intenti a caricare su un furgone uan grossa cassaforte, legata con cavi, divelta qualche minuto prima da un bancomat della zona. La banda ha subito notato la figura dell'uomo, hanno fatto qualche passo in direzione della villa pronti ad aggredirlo.
La scelta dell'imprenditore è stata rapida: prima ha impugnato il telefono per chiamare il 112, poi ha sparato diversi colpi d'arma da fuoco in aria, versione confermata dai 12 bossoli trovati dagli agenti. I banditi sono subito scappati, abbandonando sul posto la cassaforte e dileguandosi sul furgone e su un'altra macchina.
"Ha sparato in aria, non ad altezza d'uomo", dicono i vicini dell'imprenditore. Sulle pagine de Il Giornale di Brescia, dove è riportata la notizia, si leggono molti pareri favorevoli all'azione del concittadino. "Ha fatto bene ad agire così. Dove si finisce di questo passo?". E ancora: "Hanno sparato? Hanno fatto bene. L'hanno fatto anche per lei sa" esclama un'anziana alla cronista.
Gli accertamenti intanto hanno confutato che la cassaforte è stata prima divelta dal bancomat e poi trascinata per diversi metri. Molti i muri e i cartelli di segnaletica stradale rovinati dal trascinamento.
"Ho fatto solo il mio dovere di cittadino. Perché mi sequestrate l'arma?" ha detto il protagonista della vicenda ai carabinieri che prima l'hanno convocato e poi gli hanno portato via l'arma.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.