Brescia, ubriaco pesta la moglie, la figlia e una vicina di casa

Dopo aver preso a pugni la compagna, l’uomo si sarebbe accanito anche contro la figlia di soli 9 mesi, prima di rivolgere le proprie attenzioni nei confronti di una vicina di casa, accorsa a causa delle grida. Aggredito anche un appuntato dei carabinieri che lo stava trasferendo in una cella di sicurezza

Brescia, ubriaco pesta la moglie, la figlia e una vicina di casa

In preda ai fumi dell’alcol, all’interno della sua abitazione di Carpenedolo (Brescia), ha aggredito prima la convivente, poi la figlia di soli 9 mesi ed infine anche una vicina intervenuta in loro soccorso.

Colto da un raptus di gelosia, D.Y. si sarebbe scagliato contro la compagna colpendola con dei pugni in testa, assolutamente incurante del fatto che stringesse in braccio la figlia di pochi mesi. Anzi, una volta percossa si sarebbe ulteriormente accanito contro di lei e, dopo averla afferrata, l’avrebbe scagliata violentemente contro il muro. A seguito dell’ennesimo colpo ricevuto in testa, la donna sarebbe finita a terra, non riuscendo ad impedire che altrettanto accadesse alla sua piccola.

La situazione è degenerata ulteriormente quando l’uomo ha strappato la bimba all’abbraccio materno per accanirsi anche contro di lei. I pugni dell’aggressore si sono quindi indirizzati sulla figlia, che a causa delle ferite riportate alla testa è dovuta rimanere a lungo ricoverata sotto osservazione all’ospedale dei bambini di Brescia.

Sentendo le urla ed il baccano, una vicina di casa ha chiamato i carabinieri, prima di intervenire in prima persona per cercare di sottrarre le vittime alla furia del loro aggressore. Tuttavia lei stessa è rimasta ferita dall’uomo, nel tentativo di impedirgli di proseguire con le barbare violenze.

I carabinieri di Desenzano sono riusciti ad arrestare il facinoroso ed a portarlo in caserma, tuttavia neppure qui la situazione sarebbe migliorata. A causa delle continue intemperanze anche nei confronti dei militari a cui era stato affidato, l’uomo è stato trasferito all’interno di una cella di sicurezza. Durante il tragitto verso la nuova destinazione, in preda ad un nuovo raptus, ha aggredito con veemenza anche un appuntato.

Trattenuto in caserma fino alla delibera del giudice, per l’uomo è arrivata la convalida del fermo in carcere: si trova ora detenuto dietro le sbarre della struttura penitenziaria di Brescia.

Le violenze per la compagna duravano

da troppo tempo, ma non aveva mai trovato il coraggio di sporgere denuncia nei confronti del violento convivente. Dopo quest’ultimo terribile episodio la donna ha finalmente deciso di andare fino in fondo.

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