Troppo spesso le contravvenzioni agli automobilisti vengono usate per far quadrare i bilanci comunali. Eppure, negli ultimi anni, molte amministrazioni non riescono più a fare cassa con le contravvenzioni. Almeno non quanto preventivato. Gli incassi sono mediamente inferiori del 30% rispetto alla voce stimata, con punte di evasione dei pagamenti che arrivano al 50%. La conseguenza principale? Di fronte ai buchi che si aprono nei conti, le Giunte non sanno far altro che ricorrere a campagne estemporanee di nuove multe a tappeto per colmare almeno in parte la falla aperta. Un vero e proprio circolo vizioso.
Come spiega un'attenta indagine dell’Adnkrono, che è andata a controllare i bilanci dei comuni italiani, sia nelle grandi città sia in quelle più piccole, le amministrazioni comunali sono in evidente difficoltà a causa delle stime di gettito inserite in bilancio che, troppo spesso, risultano eccessive. A Roma, per esempio, il Campidoglio ha iscritto a bilancio per il 2013 incassi dalle multe per 408 milioni di euro quando nel 2012 l’accertato è stato di 280 milioni. "La Capitale - spiegano - ha un rapporto pessimo fra le multe elevate e quelle effettivamente incassate". Alla fine del 2012 il totale delle multe da riscuotere era stimato in 732 milioni. A pesare, e non poco, è anche l’evasione: i pagamenti non vengono effettuati anche a causa della crisi economica. A Napoli le multe per infrazioni al codice della strada registrano un tasso d’evasione superiore al 50%. A Pescara, nel 2013, il Comune ha riscosso 1,7 milioni di euro laddove l'anno prima si aggirava intorno ai 3,5 milioni.
In questo scenario, si inserisce anche l’ultima accesa battalia sulle multe per la sosta sulle strisce blu oltre l’orario consentito. Alla fine, dopo un estenuante braccio di ferro con il ministro dei Trasporti Maurizio Lupi, ha vinto l’Anci incassando dal governo Renzi il via libera per l’emanazione di specifici regolamenti locali. Uno strumento ritenuto indispensabile per intervenire nel corso di quest’anno ed evitare che le perdite possano allargarsi ancora.
NAPOLI
Alla città spetta il record dell’evasione. Le multe per infrazioni al codice della strada registrano un tasso nei mancati pagamenti superiore al 50%. In una recente relazione la Corte dei Conti ha rilevato che le percentuali di cancellazioni presentano un andamento più consistente negli ultimi cinque anni avvicinandosi al 30% per una "fisiologica e coerente" difficoltà di riscossione delle contravvenzioni.
GENOVA
Meno multe nel capoluogo ligure nel 2013. Il Comune ha infatti messo a Bilancio un introito proveniente dalle contravvenzioni per circa 24 milioni di euro nel 2013 ma ne sarebbero stati incassati non più di 20.
BRESCIA
Sui 52 milioni di euro che i cittadini devono al comune per mancati pagamenti, sono pari a 43,5 mln quelli per infrazioni al Codice della strada che il Comune deve ancora incassare, come riporta l’elenco delle insolvenze diffuso dal Settore bilancio dell’amministrazione.
PESCARA
Nel 2013 gli incassi delle multe, una delle entrate più importanti per le casse del Comune, si sono praticamente dimezzati rispetto al 2012. L’amministrazione ha riscosso solo 1,7 milioni di euro, l’anno prima erano 3,5 milioni. Questo, quando il record è stato fatto segnare nel 2010, 4,2 milioni.
PISTOIA
538em;">Le entrate da contravvenzioni al Codice della Strada, rispetto alla previsione iniziale di 6,6 mln di euro, che si attestava sugli incassi degli anni precedenti, hanno fatto registrare un incasso di 5 milioni e 400mila euro, con una diminuzione, dunque, di un milione e 200mila euro.
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