Una ragazza non vedente finalmente potrà "vedere" i colori degli oggetti che la circondano grazie a una speciale scatoletta messa a punto da un'azienda hi-tech. L'idea è venuta ai suoi compagni di scuola, che si sono cimentati in un percorso di alternanza scuola-lavoro (leggi la storia su L'Arno.it). Laura Paolini, diciotto anni, è una studentessa del liceo classico Foresi di Portoferrario (Isola d'Elba). "Sarebbe bello poter fare qualcosa per lei", hanno pensato i suoi compagni una volta entrati nella Elbatech per il loro stage. Qalche settimana di lavoro e la scatoletta è stata messa a punto.
Come funziona? Un sensore esegue la mappatura colorimetrica dell'oggetto e, attraverso un software, comunica il nome del colore.
Per ora si tratta di un prototipo ma, se le cose dovessero andare bene (c'è già un crowdfunding) potrebbero essere prodotte in larga scala, per tutti quelli che ne hanno bisogno.Laura ovviamente è molto contenta della scatola ricevuta in dono. Soprattutto perché, come racconta lei stessa, potrà riconoscere i colori dei vestiti che vuole indossare. Ma non solo quelli...
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