Molotov contro il comando dell'Esercito: l'attacco a Cagliari

Prima le proteste dei sindacati di base e dei movimenti anti-militaristi contro le armi, ora l'assalto al comando dell'Esercito

Molotov contro il comando dell'Esercito: l'attacco a Cagliari

Vernice rossa e molotov. L'attacco è scattato ieri sera, poco prima delle 22. Una ventina di persone si è avvicinata al portone d'ingresso del comando dell'Esercito di Cagliari e lo ha preso d'assalto.

Si sono dati appuntamento davanti alla caserma dei militari e la hanno vandalizzata. Prima hanno gettato un barattolo di vernice rossa contro l'ingresso e la facciata, poi hanno tirato fuori una molotov e l'hanno fatta esplodere. Il rumore, molto simile a quello di una piccola bomba, ha riecheggiato ovunque nel quartiere. Infine hanno acceso i fumogeni. Il raid è durato non più di una manciata di minuti. Abbastanza per rovinare il comando dell'Esercito. Poi il gruppo è fuggito di corsa dalla zona facendo perdere le tracce.

Per il momento i responsabili non sono stati ancora identificati. Il vergognoso blitz di ieri sera, però, è stato ripreso dalle telecamere di videosorveglianza. Le immagini sono ora al vaglio degli inquirenti che stanno cercando di dare un nome ai volti che compaiono nel video. Si ipotizza che l'attacco sia collegato agli scioperi e alle manifestazioni di ieri contro le esercitazioni militari che sono in corso in questi giorni nei mari del Sud della Sardegna.

Ieri mattina, proprio a Cagliari, ha sfilato il corteo di protesta di sindacati e animalisti che ha fatto capolino proprio davanti alla sede del comando militare dell'Esercito di via Torino. Per tutto il giorno la manifestazione è andata avanti in maniera pacifica. Poi, ieri sera, è scattato l'atto vandalico.

Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco assieme alle forze dell'ordine che hanno aperto un'indagine. I pompieri hanno messo in sicurezza l'area.

Questa mattina il personale dell'Esercito ha lavorato per ripulire l'ingresso del Comando, mentre i filmati acquisiti dal circuito di videosorveglianza saranno analizzati dalla sezione antiterrorismo della Digos.

Il Presidente della Regione, Christian Solinas, ha condannato il raid, anche a nome dell'intera Giunta Regionale. "Un gesto di violenza vile e odioso che offende l'intera Sardegna".

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