I cartelli di minacce non sono firmati. Ma la vittima è sempre il ministro dell'Interno, Matteo Salvini. Indossa la maglieta della polizia nel volantino che lo raffigura al centro di un mirino, immagine sormontata da una scritta minacciosa: "Sputare è il primo passo". Non resta da chiedersi quale sia il secondo...
In fondo nei giorni scorsi, durante le manifestazioni a Roma e Milano, gli studenti in piazza non hanno esitato a cantare inni del tipo "uccidere Salvini non è reato". E oggi, a Cagliari, la storia si ripete. Nella città sarda infatti è prevista la visita del ministro dell'Interno e in Rete, ma non solo, la galassia antagonista e di sinistra si sta organizzando per una manifestazione di protesta. Anche a Nuoro, dove il Collettivo "Spazio Antifascista" sta chiamando tutti a andare in piazza: “Ci sentiamo in dovere – si legge nella loro pagina Facebook – di scendere in strada e protestare contro di lui e contro la politica securitaria, razzista e fascista del suo governo. Chiediamo a tutti e tutte coloro che non approvano il suo operato e il suo pensiero di mollare i social network per un giorno e di andare a protestare fisicamente. Ci vediamo in strada".
Nel capoluogo della Sardegna erano già apparse alcune scritte minaccose ("Salvini muori") e ora è il turno di alcuni volantini. Oltre a quello con il mirino, come spiega admaioramedia.it, ne appare un secondo in cui si vede un uomo strozzare il leghista sotto il motto: "Contro i razzisti....
fino all'ultimo respiro". Anche questa una vaga illusione all'uccisione del ministro degli Interni. Infine, come già accaduto in passato, il volto del leader della Lega a testa in giù e la scritta "Salvini Bairindi" (vai via, ndr).- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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