Camorra spietata: a Brusciano quattro sparatorie in dieci giorni

Una "stesa" si è verificata nella notte tra venerdì e sabato. È l'ultima di una lunga sequela di sparatorie accertate nei due anni di faida di camorra in atto a Brusciano

Camorra spietata: a Brusciano quattro sparatorie in dieci giorni

Avrebbero sparato per centinaia di metri. Il numero di colpi esplosi non è definibile con certezza. Dei bossoli sono stati rinvenuti dai carabinieri intervenuti sul posto per i rilievi. E’ l’ennesima “stesa” a Brusciano (Napoli), una delle tante registrate in questi ultimi due anni in cui due gruppi malavitosi contrapposti si stanno scontrando a suon di spari e bombe. Almeno quattro le sparatorie accertate negli ultimi dieci giorni. Intorno all’una, nella notte tra venerdì e sabato, soggetti avrebbero sparato in aria per diversi metri, lungo due strade centrali, tra via Camillo Cucca e via Semmola. Le pallottole esplose hanno bucato la saracinesca di un bar, “L’Incontro”, a quell’ora chiuso, e un’auto in sosta in via Semmola. Potrebbe essersi trattato di un atto dimostrativo da parte di uno dei clan di camorra che si stanno facendo la guerra sul territorio, oppure di un messaggio da lasciare a qualcuno: lo scopriranno i carabinieri della compagnia di Castello di Cisterna che, guidati dal capitano Tommaso Angelone, stanno indagando.

Solo giovedì sera erano stati segnalati altri spari nella stessa zona, in via Camillo Cucca: i militari dell’Arma, però, intervenuti sul posto, non avevano trovato riscontri. La notte precedente, tra mercoledì e giovedì, ignoti avevano esploso colpi d’arma da fuoco in via Pirandello, contro le case popolari, dove vivono soggetti noti alle forze dell’ordine per droga. Due le “stese” accertate in tre giorni, che vanno ad aggiungersi all’agguato fallito contro un pusher nella centrale piazza XI Settembre, del 29 agosto scorso, quando ignoti da un’auto fecero fuoco davanti alla folla, contro un individuo noto alle forze dell’ordine che, in sella a uno scooter fermo, stava parlando con un paio di persone. C’erano bambini che giocavano, ragazzi in comitiva. Erano le 23,30 più o meno. Lo spazio di piazza XI Settembre adiacente via Marconi, era ancora affollato quando i sicari fecero fuoco. Almeno cinque i colpi di pistola esplosi, e raggiunsero solo la moto su cui la vittima si diede alla fuga. Il bersaglio dei pistoleri probabilmente aveva intuito qualcosa e velocemente mise in moto e scappò. “E’ stata una fortuna che sia scappato nella direzione opposta a quella in cui si è diretta la folla impaurita. Avrebbero potuto ferire un innocente”, raccontò a caldo uno dei testimoni. Dopo gli spari – svelò qualcuno – dei ragazzi si preoccuparono di raccogliere i bossoli rimasti sull’asfalto.

La sera precedente un’altra sparatoria si era verificata in una strada vicina, via Colombo: ignoti avevano fatto fuoco contro l’auto di un vigilantes, a pochi metri da piazza XI Settembre, dove a Brusciano si era appena chiusa la tradizionale Festa dei Gigli. Prima la folla di famiglie, bambini, giovani, la presenza a pochi metri di rappresentanti delle istituzioni. Poi, a festa finita, le pistolettate.

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