Canosa, scritte razziste sui muri

In Puglia aumentano i casi di intolleranza

Canosa, scritte razziste sui muri

Tornano a far paura i writer dell'odio. Se non sono scritte antisemite, si rivolgono contro gli immigrati. Un nuovo caso in Puglia, a Canosa, in provincia di Bari. "No negri... al rogo" sono le parole apparse su un muro della città. Non uno qualsiasi, ma quello dei bagni pubblici. Un incitamento all’odio ben in vista. Non sarà, probabilmente, un caso. Non solo, anche lungo il perimetro della cassa armonica che si trova nella piazza centrale del paese.

A darne notizia è il quotidiano regionale "La Gazzetta del Mezzogiorno". Sono in corso le indagini per scoprire chi sono gli autori del gesto e si cercheranno le immagini utili esaminando quelle delle telecamere di sorveglianza della zona. La questione della presenza degli immigrati a Canosa ha assunto i risvolti dell’emergenza sociale. Già nel giugno di due anni fa, CasaPound, secondo fonti di stampa, affisse uno striscione che recitava:"No al business accoglienza" contro l'arrivo degli immigrati irregolari in città. Non è il primo caso di grafomani razzisti in Puglia. Già un’altra vicenda ha sconvolto la comunità a Manduria il 29 gennaio scorso. "E.

Springer salutaci A. Frank" avevano scritto altri writer dell'odio in una delle città simbolo dell'accoglienza insieme a Lampedusa dove, la sera del giovedì santo, due sacerdoti si sono rifiutati di fare la lavanda dei piedi ai migranti.

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