Raffaele Cantone, ex presidente Anac, guiderà l’inchiesta su Luca Palamara. Questo perché Cantone è stato nominato nuovo procuratore di Perugia. Sulla scelta di affidargli le redini della procura titolare dell’inchiesta che ha terremotato il Csm, Palazzo dei marescialli si è diviso. La minoranza ha votato per Luca Masini, procuratore aggiunto a Salerno, che ha preso otto voti. Dodici invece le preferenze per l’ex presidente dell’Anac (autorità anticorruzione). A suo favore hanno votato le toghe di Area (corrente progressista) e i laici di tutto lo schieramento politico. Masini, invece, ha ottenuto il sostegno dei togati di Autonomia e Indipendenza e di Magistratura Indipendente.
La carica di procuratore capo di Perugia era rimasta vacante da oltre un anno. Da quando è andato in pensione Luigi De Ficchy. E, secondo legge, sono i pm del capoluogo umbro a doversi occupare delle inchieste che vedono al centro i magistrati che lavorano a Roma. Come quella che riguarda Palamara, simbolo dei legami tra toghe e politica e indagato principale dell’inchiesta nomine che ha terremotato il Csm.
Il magistrato napoletano è stato nominato dal Csm, come abbiamo scritto, con 12 voti. E il voto è arrivato al termine di una lunga discussione che ha visto i consiglieri divisi principalmente sulla valenza da dare al suo incarico all’Autorità nazionale anticorruzione. E sul fatto che Cantone, a differenza dell’altro candidato, non aveva mai svolto l’incarico di procuratore aggiunto. Il suo concorrente era Masini. A lui sono andati 8 voti. Quattro gli astenuti, tra questi i magistrati di Unicost, la corrente che fu proprio di Palamara.
In commissione, a sostegno di Cantone, era arrivata la relazione di Mario Suriano, togato di Area, presidente dell’organo che si occupa delle nomine prima che queste vadano in plenum. Dalla parte di Masini, Pier Camillo Davigo, che ha fatto la relazione in suo favore. Cantone è stato sostituto procuratore a Napoli dal 2007. Dopo è passato agli uffici del massimario della Cassazione. Poi la presidenza dell’Anac, finita ottobre 2019, e il ritorno alla Suprema corte.
Contrario alla nomina di Cantone si è espresso Nino Di Matteo: "La procura di Perugia? È competente per le indagini su Palamara. È dunque è inopportuno che a dirigerla vada Raffaele Cantone. Avrei sostenuto la candidatura del dottor Cantone a una procura diversa, ma non a Perugia: l’incarico all’Anac ha una fortissima connotazione politica, una connotazione che si è perfino accentuata, almeno quanto alla sua apparenza, quando per più volte Cantone è stato indicato come possibile premier della nuova compagine governativa".
Il consigliere del Csm ha parlato intervenendo nella discussione a Palazzo dei Marescialli.
L’inchiesta perugina sul pm romano Palamara, a cominciare dalle chat e delle intercettazioni in cui il magistrato parlava anche con Luca Lotti delle nomine ai vertici delle procure, è stata chiamata in causa nel dibattito. A spuntarla è stato l’ex capo Anac. E chissà quale sarà il suo ruolo in questa lunga storia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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