Che la variante Omicron sia diversa rispetto alle precedenti, Alpha o Delta, lo abbiamo ormai capito. Si tratta di una variante che riesce a sfuggire a una parte della risposta immunitaria. Questo vuol dire che con ogni probabilità la convivenza non sarà breve. Senza contare che la diffusione di Omicron è molto più rapida rispetto alle altre. Sulle pagine del Corriere della Sera, la virologa Ilaria Capua ha spiegato quello che ci dobbiamo aspettare nei prossimi mesi e anni. L’esperta ha prima di tutto ripercorso gli ultimi due anni, dalla scoperta del Covid-19 all’arrivo dei primi vaccini.
Ecco la novità della Omicron
Si è poi soffermata a parlare di Omicron, una variante strana, la cui contagiosità è di molto superiore a quelle finora conosciute. “La novità è che Omicron si avvia a diventare un nuovo sierotipo di Sars-CoV-2. Che cosa significa questo? Significa che è sufficientemente distante dal ceppo originale Wuhan e dai suoi immediati discendenti che evade una parte della risposta immunitaria. Ultrasemplificando, è come se in questi due anni il «cugino Omicron» si fosse fatto crescere capelli, barba, baffi e avesse indosso sempre gli occhiali da sole in modo tale che la camera del telefonino e gli algoritmi di riconoscimento facciale non lo riconoscessero più come alpha, gamma o delta. Infatti non lo è: è Omicron. Un virus con il turbo che grazie alla sua contagiosità ci darà filo da torcere. Ecco uno dei motivi per cui anche i pluri-vaccinati si infettano di più rispetto a prima: perché questo è un virus diverso, cambiato sia dentro che fuori, e che per forza di cose impareremo a conoscere”, ha spiegato la Capua facendo anche esempi per rendere più comprensibile il discorso.
Conviveremo a lungo con il virus
La virologa ha però precisato che in questi due anni anche noi siamo cambiati, sia dentro che fuori. E adesso abbiamo una certezza, ovvero “che come abbiamo fatto con altri virus quali il morbillo, oppure l’Hiv, con questo Sars-CoV2 e i suoi innumerevoli discendenti dovremo convivere a lungo e applicare al meglio le nostre conoscenze e le precauzioni del caso. Quest’ultimo, ovviamente, in continua evoluzione”. La Capua ha anche sottolineato che la Omicron sembra portare a una malattia meno grave delle altre, almeno per coloro che hanno ricevuto il vaccino.
Infatti in Italia, dove i tassi di vaccinazione sfiorano il 90%, Omicron va a toccare una popolazione che non è completamente vulnerabile ma che, grazie alla vaccinazione, o anche all’infezione naturale, conosce già il virus e sa come difendersi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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