Capuozzo: "L'esempio del giocatore saudita. Ribelle nella squadra avvilente"

Toni Capuozzo elogia l'unico calciatore dell'Arabia Saudita che ha rispettato il minuto di silenzio per le vittime dell'attentato di Manchester

Capuozzo: "L'esempio del giocatore saudita. Ribelle nella squadra avvilente"

Nei giorni scorsi aveva fatto scalpore l'oltraggio della nazionale di calcio dell'Arabia Saudita che durante la partita valevole per le qualificazioni mondiali si era rifiutata di rispettare il minuto di silenzio in in onore delle vittime dell'attentato di Londra. L'immagine dei calciatori sauditi disposti in ordine sparso mentre gli australiani erano tutti abbracciati a metà campo, ha indignato il mondo. Ma Toni Capuozzo ha voluto rendere omaggio all'unico calciatore che ha avuto il coraggio di distinguersi dai suoi compagni.

Le parole di Capuozzo

"Visto il dibattito, qui, sul minuto di silenzio in omaggio alle vittime dell'attentato di Londra non rispettato dai sauditi ad Adelaide - ha scritto Capuozzo - prima dell'incontro Australia-Arabia Saudita, voglio precisare un dettaglio. In realtà il numero 7 della squadra saudita, Salman Al Faraj, il minuto di silenzio l'ha fatto. Statisticamente è poco, ma mi piace perchè sottolinea l'insopprimibile libertà dell'individuo, davanti a valori (in questo caso disvalori) collettivi, davanti ad abitudini, culture, connivenze di gruppo. Fatte le debite proporzioni, sembra l'immagine di piazza Tien An Men, con un uomo solo che si oppone all'indifferenza blindata e disciplinata dei suoi compagni.

E' un singolo, ma è anche un gesto potente, una ribellione muta a un gioco di squadra avvilente". Il titolo che Capuozzo ha dato al suo post è eloquente: quando il numero 7 è il numero 1. Titolo azzeccato.

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