A Ostia, in provincia di Roma, ogni mercoledì i rom arrivano puntuali con i loro mercatini abusivi, dove vendono merce rubata e spazzatura. “Siamo alla terza settimana consecutiva che la nostra presenza, insieme ad alcuni residenti stanchi del degrado – ha spiegato Luca Marsella, responsabile di Casapound Italia sul litorale romano – evita il consueto mercatino abusivo che i rom organizzano vendendo cianfrusaglie recuperate dai cassonetti e probabilmente refurtive di furti, almeno a quanto segnalatoci da alcuni cittadini. Crediamo sia giunto il momento di un intervento costante da parte delle istituzioni, in via delle Sirene ed in via Oletta, dove invece i mercatini si svolgono altri giorni della settimana”.
Ma i rom, da anni continuano indisturbati con la loro attività, e scene di degrado come queste vengono tollerate e ignorate salvo interventi sporadici. "Continueremo la nostra mobilitazione ogni settimana – ha concluso Marsella – finché non ci sarà un’azione regolare e risolutiva da parte delle istituzioni”.
Il tema del degrado urbano del litorale romano si fa sempre più sentire. Con i suoi oltre centomila abitanti – numero che in estate cresce in misura esponenziale pe le presenze turistiche – Ostia si sta trasformando da risorsa in problema, complice anche l’emergenza immigrazione e soprattutto la presenza di folte comunità nomadi con le quali l’integrazione sembra davvero impossibile. I mercatini abusivi di via delle Sirene, ma anche di via Oletta, ne sono solo l’aspetto più evidente.
Nessuna meraviglia, dunque, se l’iniziativa – limitatasi alla sola presenza nelle aree abusivamente occupate per i mercati degli attivisti di Casapound – stia riscuotendo il sostegno dei residenti.E mentre i cittadini fanno rete con Casapound, il sindaco Ignazio Marino si preoccupa della sua poltrona traballante.
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