Volevano collocare 70 richiedenti asilo nel piccolo comune di Villa di Briano, provincia di Caserta, ma grazie alla strenua e ostinata resistenza di alcuni cittadini adesso la prefettura dovrà inventarsi una nuova sistemazione.
Gli abitanti si sono mossi in gran numero, non risparmiando neppure i bambini in prima fila, per contrapporsi all’occupazione degli stabili destinati al previsto nuovo centro d’accoglienza, ed alla fine hanno avuto la meglio. Alcune auto sono anche state messe in mezzo alla carreggiata dai manifestanti per impedire il transito di qualunque autovettura. Il sindaco Luigi Della Corte ha dovuto dichiarare l’inagibilità dell’edificio, ufficialmente a causa della mancanza di acqua corrente per via di una tubazione rotta. Per motivare il danno, si fa riferimento ad un danno verificatosi in modo accidentale a causa del passaggio di un camion. Tuttavia, è circolata in modo insistente la voce secondo cui qualcuno avrebbe sabotato le condutture idriche. Ovviamente, alla notizia del diniego all’accoglienza dei richiedenti asilo, è scattata l’ovazione degli abitanti del luogo, supportati nelle loro rimostranze anche da alcuni rappresentanti politici di Forza Nuova e Fratelli d’Italia.
La forza della gente nell’opporsi all’imposizione arrivata “dall’alto” ha di fatto scoraggiato una delle società che sarebbero state poi coinvolte nella gestione del centro di accoglienza, la quale pare intenzionata a rinunciare all’appalto.L’unica cosa certa, per il momento, è che la prefettura dovrà virare su altri lidi per trovare casa ai nuovi arrivati, e che sarà aperta un’indagine per scovare eventuali responsabili dell’accaduto.
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