"Chi è stato adottato ha diritto di conoscere i fratelli biologici"

La sentenza della Corte Suprema autorizza un uomo a incontrare le sorelle adottate da altre famiglie. Ma serve il consenso delle interessate

"Chi è stato adottato ha diritto di conoscere i fratelli biologici"

Chi da bambino è stato diviso dai fratelli biologici per essere adottato ha il diritto di sapere che fine hanno fatto gli altri fratellini o sorelline dati anche loro in adozione e cresciuti da altre famiglie. Lo ha stabilito la Cassazione accogliendo il ricorso di un uomo intenzionato a conoscere le due sorelle biologiche, che non aveva più rivisto dopo che tutti e tre erano stati dati da piccoli in adozione a famiglie diverse.

Il tribunale e la Corte d'Appello di Torino avevano rigettato l'istanza dell'uomo affermando che il diritto alla riservatezza sull'identità delle due sorelle prevale sul suo diritto a recuperare i legami biologici. Ma la Suprema Corte ha accolto la richiesta dell'uomo e ha incaricato la Corte torinese di tornare sui suoi passi.

La sentenza

"L'adottato ha diritto di conoscere le proprie origini - ha stabilito la Cassazione - accedendo alle informazioni concernenti, non solo l'identità dei propri genitori biologici, ma anche quella delle sorelle e fratelli biologici adulti, previo interpello di questi ultimi mediante procedimento giurisdizionale idoneo ad assicurare la massima riservatezza ed il massimo rispetto

della dignità dei soggetti da interpellare, al fine di acquisirne il consenso all’accesso alle informazioni richieste o di constatarne il diniego, da ritenersi impeditivo all’esercizio del diritto".

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