Prima si pagano gli stipendi, poi se resta qualcosa in cassa le tasse. È questo di fatto l'orientamento che la Cassazione ha dato con ultima sentenza del 12 febbraio che di fatto sottolinea l'assenza di dolo se l'imprenditore privilegia i dipendenti pagando loro lo stipendio al posto di dar precedenza alle tasse. Come riporta Italia Oggi, la Suprema Corte ha accolto il ricorso di una imprenditrice di Brescia. La donna, titolare di un'impresa ha affrontato una durissima crisi tra il 2009 e il 2010.
Dopo aver assunto la guida dell'azienda, l'impreditrice ha dovuto fare una scelta: pagare gli stipendi o le tasse. Ha scelto i dipendenti. Di fatto in un primo momento la Corte d'appello aveva respinto la difesa dell'imprenditrice non riscontrando elementi che potessero giustificare il reato fiscale. Colpo di scena in Cassazione. Cambia tutto: il dolo per gli Ermellini non c'è e duqnue il ricorso è stato accettato.
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