Giuliano Castellino è stato condannato a quattro anni di reclusione per i fatti risalenti a settembre 2017, quando diversi attivisti di estrema destra cercarono di impedire - ricorrendo ad un fitto lancio di oggetti - l'assegnazione di un alloggio Ater a una famiglia di origine eritrea. Il leader romano di Forza Nuova, presente nel gruppo di manifestanti, si era reso protagonista di una serie di scontri con vigili urbani e polizia: nel complesso tre appartenenti alle forze dell'ordine rimasero feriti dopo essere stati colpiti alla testa da alcuni sampietrini.
L'arresto e il saluto
In tutto sono quattro le condanne, comprese tra i tre anni e quattro mesi e i quattro anni di carcere: nella giornata di oggi è arrivata la sentenza da parte dei giudici della seconda sezione penale del tribunale di Roma.
Al momento della lettura della sentenza era presente anche Roberto Fiore, leader nazionale del movimento politico: Castellino infine ha rivolto il saluto
romano a militanti e parenti presenti in aula. Proprio lui, insieme a Vincenzo Nardulli di Avanguardia Nazionale, aggredì il giornalista de L'Espresso Federico Marconi e il fotografo Paolo Marchetti al cimitero del Verano in occasione della commemorazione dei morti di Acca Larentia: furono arrestati lo scorso 28 marzo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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