Catania, confermato l'ergastolo all'uomo che uccise la figlia per "punire" la moglie

La madre di Laura Russo, la 12enne accoltellata dal padre nel 2014, ha commentato la sentenza a "La Vita in Diretta Estate": "Nessuno mi ridarà mia figlia, ma giustizia è stata fatta"

Catania, confermato l'ergastolo all'uomo che uccise la figlia per "punire" la moglie

L'aveva accoltellata nel sonno per "punire" la moglie che non voleva tornare insieme a lui. È diventata definitiva la condanna all'ergastolo per Roberto Russo, l'uomo di 51 anni che, cinque anni fa, uccise la figlia Laura, di 12 anni, e ferì gravemente l'altra sorella per colpire, di fatto, la consorte. La Cassazione, infatti, ha ritenuto inammissibile il ricorso dell'imputato contro la sentenza emessa il 12 novembre scorso dalla Corte d'assise d'appello di Catania, che aveva confermato quelal di primo grado del 30 ottobre 2017.

"Nessuno mi ridarà mia figlia, ma in questo momento ho la sensazione che giustizia è stata fatta", ha dichiarato la mamma di Laura Russo all'inviata de "La Vita in Diretta Estate", il programma in onda tutti i pomeriggi su Raiuno, condotto da Lisa Marzoli e Beppe Convertini.

L'aggressione avvenne il 21 agosto 2014, nella casa dove viveva la famiglia dell'uomo, a San Giovanni la Punta, nel Catanese.

A bloccare l'uomo, che in quella circostanza aveva tentato il suicidio ferendosi all'addome, erano stati gli altri suoi due figli, di 17 e 22 anni. Dichiarata definitiva anche la provvisionale di 410mila euro per la moglie, per i due figli all'epoca minorenni e di 80mila euro per il quarto figlio maggiorenne.

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