Era stato licenziato dall'ospedale Garibaldi Centro di Catania, dove lavorava come addetto ai sistemi informatici. Sarebbe stata la rabbia per il provvedimento a spingerlo ad archittetare una vendetta, per fortuna non andata a buon fine.
Per vendicarsi, infatti, aveva preparato un ordigno incendiario, costruito artigianalmente con flaconi di plastica contenenti benzina, collegati a un timer, e l'aveva posizionato della sala dei server. Sarebbe dovuto esplodere nella notte tra l'8 e il 9 luglio scorso, secondo quanto riporta La Sicilia, ma qualcosa è andato storto e la vendetta dell'uomo è rimasta incompiuta.
Il responsabile dell'ufficio aveva notato l'ordigno e aveva avvertito la polizia, intervenuta immediatamente. Giunti sul posto, gli agenti della squadra mobile e del nucleo artificieri avevano individuato l'ordigno: due flaconi di plastica da mezzo litro contenenti liquido infiammabile erano collegati, grazie a un filo immerso al loro interno, ad un timer, a sua volta attaccato a una prolunga. La spina della prolunga, precedentemente inserita nella presa, pronta a far esplodere l'ordigno, era stata prontamente staccata dal responsabile dell'ufficio. Nella stanza erano presenti anche altri 15 flaconi. Le forze dell'ordine avevano sequestrato l'ordigno e una pietra, usata per infrangere il vetro, che aveva permesso all'uomo di piazzare la bomba.
Grazie alle immagini delle telecamere di sorveglianza (guarda il video), la polizia è riuscita a identificare Alessandro Ferrari, che
oltre a piazzare l'ordigno aveva rubato un computer, trovato nel corso della perquisizione nella sua abitazione.L'uomo, 47 anni, è stato fermato dalla polizia e il gip ha convalidato gli arresti domiciliari.
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