Seduta a cavalcioni sulla statua che rappresenta Andrea Camilleri e immortalata dentro uno scatto fotografico che ha fatto il giro del web sollevando indignazione e polemiche. Siamo ad Agrigento e quella che voleva essere la bravata di una notte d’estate si è rivelata un’azione che ha ricevuto una forte condanna mediatica. Era il 17 luglio scorso quando, ad un anno dalla scomparsa dello scrittore di origini empedocline Andrea Camilleri, il comune di Agrigento, la “Fondazione Teatro Luigi Pirandello” e la “Strada degli Scrittori”, hanno realizzato una cerimonia per la scopertura di una statua ricevuta in donazione che rappresenta l’immagine dello scrittore seduto ad un tavolo con caffè e libri.
Nella centralissima via Atenea della Città dei Templi, quella scultura ha richiamato e richiama tanti passanti che si siedono accanto a Camilleri per realizzare qualche scatto fotografico in ricordo dell’autore di numerosi successi, uno fra tutti “Il Commissario Montalbano”. Ebbene, tra le foto realizzate in queste calde serate che hanno visto la via Atena frequentata non solo dai cittadini ma anche da numerosi turisti, a fare la “differenza” è stato lo scatto fotografico che ritrae una ragazza a cavalcioni sulla statua.
L’immagine è stata pubblicata su Instagram diventando subito virale. Tra le persone che l’hanno ripresa e condivisa su Facebook unitamente ad una nota di indignazione, v’è stato il presidente di Confcommercio Sicilia Francesco Picarella:“Il genio letterario di Camilleri è riconosciuto e rispettato in tutto il mondo, tanto che alla sua morte anche Agrigento ha onorato la sua figura con una bellissima scultura nella centrale via Atenea. Le evoluzioni di una ragazza- ha proseguito Picarella-in un fotogramma che gira sui social sono assolutamente indegne ed irrispettose delle regole civili. Faccio appello al Sindaco Lillo Firetto affinché provveda subito ad istallare la video sorveglianza e denunci immediatamente la responsabile di questo atto indecente”.
Inutile a dirsi sul caso è scoppiata la polemica social: ognuno ha detto la sua e, in alcuni casi, si è andati ben oltre i limiti di quelli che dovrebbero essere i commenti costruttivi che una vicenda come questa richiede. Fra coloro che hanno esposto il proprio pensiero sulla questione, qualcuno ha avanzato parole colorite nei confronti della ragazza al punto da richiamare le attenzioni del consigliere comunale Nuccia Palermo: “Il gesto- ha detto Palermo- sicuramente è da condannare e laddove avesse procurato dei danni all'opera è anche giusto che la ragazza provveda a risarcirli. In una società normale su tale episodio non ci sarebbe stato nient'altro da aggiungere, in una società malata- ha proseguito- invece, accanto ai legittimi commenti di critica si è scatenata un'indegna, vile, volgare e criminale tempesta di insulti, per lo più sessisti, da parte di piccoli uomini frustrati che non si preoccupano nemmeno delle ritorsioni psicologiche delle loro offese sulla ragazza e sulla sua famiglia”.
Per il sindaco di Agrigento, Calogero Firetto “La giovane ritratta nella foto deve chiedere scusa ad Agrigento, alla famiglia Camilleri e allo scultore”. A distanza di alcune ore dall’avvenimento del fatto, il primo cittadino della Città dei Templi è intervenuto manifestando il proprio rammarico per quanto accaduto: “Spiace che un' irriverente bravata abbia potuto far parlare della statua di Andrea Camilleri, realizzata dallo scultore Giuseppe Agnello, più dell'omaggio della città e della finanziatrice dell'opera, Margherita Marrazza.
Sono certo- ha proseguito Firetto- che i numerosi visitatori e residenti attratti dalla scultura continueranno a essere ossequiosi nei confronti del grande scrittore, gli stessi che continuano ad apprezzare i suoi libri e a visitare i luoghi amati e descritti dall'Autore”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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