Chiave inglese spedita nello spazio: via email

Il comandante della Stazione spaziale internazionale ne aveva bisogno con urgenza. Gli è arrivata via email e se l'è fabbricata con la stampante 3D

L'astronauta Barry Wilmore nella Stazione spaziale internazionale
L'astronauta Barry Wilmore nella Stazione spaziale internazionale

Vi serve con urgenza una chiave inglese e non sapete come fare? Se avete un negozio di ferramenta o un centro commerciale non troppo lontano potete recuperarla senza troppi problemi. Oppure ordinarla su Internet e aspettare qualche giorno. Ma se vi serve una chiave inglese e siete nello spazio? Non è un indovinello a trabocchetto, è successo veramente. Per risolvere il problema, apparentemente insormontabile, la Nasa ha spedito la chiave inglese via e-mail. E Barry Wilmore, l'astronauta comandante della Stazione spaziale internazionale, che ne aveva bisogno, se l'è fabbricata da solo con la stampante 3D. Come riporta la Bbc è la prima volta che un elemento hardware viene "mandato" nello spazio, sia pure sotto forma di e-mail. Senza questa soluzione gli astronauti avrebbero dovuto attendere mesi per ricevere l'utensile che seriva loro.

Mike Chen, fondatore di "Made In Space", società che produce stampanti 3D, ha detto: "Abbiamo sentito il comandante Wilmore dire alla radio che aveva bisogno di un pezzo specifico, quindi lo abbiamo disegnato con il Cad e inviato a lui via e-mail. Più veloce di un razzo". L'astronauta aveva installato la stampante 3D il 17 novembre. Il 25 dello stesso mese il primo utilizzo, per fabbricare il primo pezzo, una parte di ricambio per la stampante stessa. Secondo la Nasa gli astronauti saranno più autosufficienti nelle future missioni spaziali di lunga durata. Chen, ovviamente soddisfatto per la sua "missione", ha aggiunto: "La chiave a tubo che abbiamo appena fabbricato è il primo oggetto che abbiamo progettato a terra e

538em;"> inviato nello spazio via email".

Senza alzare troppo lo sguardso al cielo, le potenzialità delle stampanti 3D sono enormi. Pensate, ad esempio, alle difficoltà di far arrivare un pezzo di ricambio in certe zone impervie del mondo. Pensate ai costi di traporto e ai tempi (lunghi) di attesa. Con un semplice clic tutto questo potrà essere superato. Se siamo riusciti a farlo nello spazio... non è più semplice sulla Terra?



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