La procura di Firenze ha chiesto il rinvio a giudizio per Tiziano Renzi e Laura Bovoli, genitori dell'ex premier Matteo Renzi, accusati di bancarotta fraudolenta e false fatturazioni. Nell'ambito di questa inchiesta, nel febbraio dello scorso anno, i genitori del leader di Italia Viva finirono anche agli arresti domiciliari. Chiesto il rinvio a giudizio anche per altri 17 indagati. Nell'udienza, fissata per il 9 giugno, sarà il giudice a decidere se e chi mandare a processo, oppure di archiviare il caso.
Al centro dell'inchiesta la gestione di tre cooperative, che si occupavano di materiale pubblicitario: la Delivery Service Italia, la Europe Service e la Marmodiv. Le indagini erano partite dalla Delivery Service Italia, che nel giugno del 2015 era fallita. Secondo le accuse, Tiziano Renzi e Laura Bovoli, che di fatto avrebbero amministrato l'azienda fino al 2010, avrebbero anche causato "il fallimento della società per effetto di operazione dolosa consistita nell'aver omesso sistematicamente di versare gli oneri previdenziali e le imposte, o comunque, aggravando il dissesto". Nel caso della Europe Service, fallita ad aprile 2018, i Renzi sono accusati di aver sottratto "con lo scopo di procurarsi un ingiusto profitto e di recare pregiudizio ai creditori, i libri e le altre scritture contabili".
Gli inquirenti hanno formulato accuse di bancarotta fraudolenta anche per quanto riguarda la Marmodiv, sia a carico dei Renzi che di altri due indagati che, insieme, "concorrevano a cagionare il dissesto della società". Inoltre le "fatture da emettere" non risponderebbero "al vero per un importo superiore a 370 mila euro, così iscrivendo a conto economico maggiori ricavi ed evitando di evidenziare una perdita d'esercizio". Per la Marmodiv i genitori di Matteo Renzi sono accusati anche di aver emesso fatture "per operazioni in parte inesistenti".
"La richiesta era ampiamente scontata, trattandosi della questione per la quale i coniugi Renzi sono stati arrestati, provvedimento poi annullato dal tribunale del Riesame", hanno commentato gli avvocati difensori di Tiziano Renzi e Laura Bovoli.
"Nel merito- aggiungono-siamo assolutamente convinti che in sede processuale dimostreremo come non vi sia alcun nesso tra il fallimento della cooperativa Marmodiv e l'attività dei Renzi che erano clienti e non amministratori della medesima. Attendiamo con tranquillità che dopo oltre un anno di show mediatico si possa celebrare il processo nelle aule di giustizia e non altrove".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.