Bergamo, Cagliari, Livorno e adesso anche Ciampino. Non si arresta l’ondata di atti vandalici che sta interessando sedi e circoli del Carroccio. L’ultimo imbrattamento, appunto, si è verificato proprio alle porte di Roma, nel Comune di Ciampino, dove la Lega ha inaugurato il suo primo circolo neppure un mese fa.
Siamo in via Trento e Trieste ed è qui che lo scorso 9 novembre le camicie verdi hanno alzato la serranda. A presenziare al taglio del nastro c’era anche il coordinatore regionale del partito, Francesco Zicchieri, che aveva definito l’evento come una “prima pietra” nella direzione del “prossimo importante appuntamento elettorale che vedrà la Lega in prima linea a Ciampino”. Ma quella delle camicie verdi, evidentemente, è una presenza scomoda per chi nel giro di poche ore aveva già battezzato la saracinesca ed il muro adiacente con bomboletta spray ed ingiurie. Ed era subito arrivata la replica di Matteo Salvini in un tweet: “Per ogni insulto, una nuova sede aperta! Non ci fate paura, ci fate pena!”.
Oggi la storia si ripete. Ed ecco che la sezione è finita di nuovo nel mirino dei writer che l’hanno deturpata con le scritte: “Ciampino non si Lega” e “49 milioni di euro” (ovvero i soldi che il Carroccio dovrà restituire allo Stato). È segno che qualcuno “vuole ostacolare il cambiamento”, denuncia Laura Corrotti, consigliera della Lega alla Regione Lazio.
Pur “non sottovalutando l’accaduto”, prosegue la leghista, “crediamo che questi atti siano solo un’ulteriore certificazione del buon lavoro che stiamo portando avanti sul territorio”. E comunque: “Se pensano di poterci fermare continuando a deturpare la nostra sede sbagliano di grosso”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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