Un simbolo, semplice. Ma che si porta dietro un enorme valore culturale, riconosciuto in tutta Europa e che spesso è sotto attacco. Un cimitero a Burnley, in Inghilterra, ha deciso di rimuovere il crocifisso dal suo forno crematorio per non offendere chi non vi si riconosce.
Il responsabile del cimitero si è giustificato dicendo che ormai il 40% delle funzioni è riservato a persone non cristiane o comunque non credenti. Per questo, dopo aver disposto la ristrutturazione della grande croce che sovrastava l'altarino del forno, ha deciso di non rimetterlo al suo posto. La parete rimarrà vuota tutto il tempo: se i cristiani lo vorranno esposto, dovranno richiederlo. I cristiani non sono più padroni in casa loro. Secondo gli accordi - ha detto il vescovo anglicano di Burnley Philip North al Telegraph - "la procedura standard è che la croce venga esposta tutto il giorno a meno che non sia esplicitamente richiesto di essere rimossa".
Insomma, ora sono i cristiani a dover chiedere il crocifisso. Che sta diventando sempre più un oggetto scomodo, che l'Europa laicista ha deciso di derubricare a simbolo di secondo piano, che merita di essere rimosso. Anche se la maggioranza dei cittadini lo desidera. Infatti, il 60% dei funerali è ancora richiesto da famiglie cristiane che vorrebbero vedere il crocifisso.
Ma loro si devono adattare alle richieste della minoranza "non cattolica" che il direttore del cimitero e l'assessore Ken Moss hanno deciso di accontentare: "L'orientamento generale dei forni crematori - ha detto Moss - dovrebbe essere non-confessionale in modo che abbia la flessibilità necessaria per fare tutte le famiglie benvenuti, qualunque sia il loro credo".Eppure i parrocchiani della vicina chiesa sono in rivolta. La loro voce, e quella silenziona del crocifisso, non viene mai ascoltata. Anche se sono la maggioranza. Anche se si è in un Paese cristiano.
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