Il CISMAI: una storia italiana esemplare

Raccogliendo le esperienze dei primi Centri che dai primi anni ’80 in Italia si sono impegnati per conoscere e prevenire il maltrattamento all’infanzia e curare le vittime, nel 1993 viene costituito il CISMAI (Coordinamento Italiano dei Servizi contro il Maltrattamento e l’Abuso all’infanzia) a pochi anni di distanza dalla promulgazione da parte dell’Assemblea dell’ONU della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Infanzia. Pochi anni prima era stata fondata l’International Society for Prevention of Child Abuse and Neglect (ISPCAN) e anche in Italia cominciava a diffondersi l’attenzione al maltrattamento all’infanzia e all’adolescenza, alle sue espressioni e alle conseguenze in un clima generale di sottovalutazione del fenomeno, quando non si trattava di negazione esplicita. Per comprendere il clima culturale di quegli anni, basta ricordare che solo nel 1981 il Parlamento italiano aveva abolito il Codice “Rocco” che riconosceva ancora il delitto d’onore come attenuante giuridica degli omicidi e l’estinzione del reato di violenza e di stupro attraverso il matrimonio riparatore.

Il CISMAI si costituisce con l’intento di confrontare le diverse esperienze dei Centri e dei Servizi specializzati nelle situazioni di abuso all’infanzia in un dialogo multispecialistico da un lato e con le Istituzioni coinvolte dall’altro, a cominciare dalla Magistratura. A distanza di circa trent’anni dalla sua costituzione è rimasta immutata la finalità del CISMAI, come si può leggere nello Statuto: “Il CISMAI si propone di costituire una sede permanente di carattere culturale e formativo nell’ambito delle problematiche inerenti le attività di prevenzione e trattamento delle violenze contro i minorenni, con particolare riguardo all’abuso intrafamiliare.” Il CISMAI è stato coerente con questa impostazione attraverso la promozione di studi, ricerche, iniziative formative e di aggiornamento sui molteplici aspetti del maltrattamento e dell’abuso all’infanzia e all’adolescenza in costante relazione con le Istituzioni nazionali e locali coinvolte Per queste sue iniziative, nel 2005, nel corso della 4° Conferenza Europea dell’ISPCAN, il CISMAI è stato riconosciuto partner italiano del CISMAI; ancora oggi è l’unico partner italiano dell’ISPCAN. Nel 2007 il CISMAI è entrato a far parte dell’Osservatorio Nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza e, successivamente, dell’Osservatorio per il contrasto della Pedofilia e della Pornografia Minorile.

Sono espressione e testimonianza dell’attività svolta dal CISMAI nell’arco di circa trent’anni:

- le Assemblee Nazionali ed i Congressi Nazionali svolti; - le Convenzioni stipulate con le Università italiana (Torino, Milano Bicocca, Catanzaro, e quelle in corso di definizione);

- la convenzione stipulata con la casa editrice Franco Angeli per la pubblicazione di una collana CISMAI (sono già stati pubblicati finora 5 volumi);

- le Indagini Nazionali promosse con Terre des Hommes, ANCI e AGIA nel 2015 e nel 2019 sull’incidenza del Maltrattamento all’infanzia in Italia;

- lo studio promosso con l’Università Bocconi di Milano e Terre des Hommes sui costi sostenuti dallo Stato per i maltrattamenti all’Infanzia;

- la collaborazione con altri organismi nazionali ed internazionali (AGIA, SaveTheChildren, Terre des Hommes, CNOAS, ecc.);

- recentemente, lo svolgimento del Congresso Internazionale dell’ISPCAN attribuito all’Italia a giugno del 2021 e affidato all’organizzazione del CISMAI.

Infine, il riconoscimento nel 2017 del CISMA come “società scientifica” da parte del Ministero della Salute. Nel 2017, in occasione del Convegno celebrativo dei 25 anni di attività, il Presidente della Repubblica ha conferito una medaglia “di merito” al CISMAI. Ancora oggi il CISMAI, con la sua governance è diventata una “grande e preziosa” realtà del nostro Paese, grazie alla gestione, al rigore, alla competenza professionale degli operatori e dei professionisti che si sono riconosciuti nei valori costitutivi della “comunità CISMAI”, mantenendo il bene più prezioso per la difesa dei bambini: la libertà e l’indipendenza dai poteri politici e dagli interessi economici. È infine doveroso segnalare che il CISMAI, in tutta la sua attività, non è stato mai coinvolto in alcun caso di illeciti affidi di minori basati su falsi abusi né ha mai collaborato alle iniziative poste in essere dalla Associazione “Hansen e Gretel” e/o dal presidente della stessa, dott. Claudio Foti. Le notizie contenute nell’ articolo “Cala il sipario su Bibbiano. E gli amici di Foti salgono in cattedra” pubblicato su “Il Giornale.it” del 10.09.

19 sono quindi prive di ogni fondamento. L’autrice del suddetto articolo, Costanza Tosi, si scusa quindi anche con la dott. Gloria Soavi, past President del CISMAI e con la suddetta Associazione per l’errore nel quale è incorsa.

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