Il cittadino dell'anno per l'Ue? Il prete pro migranti (e critico con Salvini)

Il riconoscimento dell'Ue, tra gli altri, va a don Virginio Colmegna. Sul dl Salvini manifestò "forte preoccupazione"

Il cittadino dell'anno per l'Ue? Il prete pro migranti (e critico con Salvini)

L’idea è venuta all’europarlamentare dem Patrizia Toia. Su sua proposta, il parlamento Ue ha votato come “cittadino europeo dell’anno 2018” don Virginio Colmegna, a capo della Casa della Carità, noto ai più come “il prete dell’immigrazione".

Le sue idee sul tema migranti non sono infatti un mistero. “Abbiamo bisogno di nuovi concittadini", scriveva nel 2017. E a Milano andò in piazza insieme alla sinistra e ai buonisti guidati da Pierfrancesco Majorino in opposizione alla politiche di chiusura messe in campo da Matteo Salvini. Non solo. Non appena il ministro dell’Interno ha licenziato il dl Immigrazione e Sicurezza, non ha mancato di sottolineare la sia “preoccupazione” per quanto contenuto nel dl. Affermando che "si è scelto di seguire una logica meramente securitaria e di ordine pubblico".

Oggi si terrà la cerimonia di premiazione. “Sono davvero lieta che tra i cittadini europei esemplari premiati ci sia don Virginio Colmegna - ha esultato la Toia -. Il Parlamento europeo ha voluto riconoscere pubblicamente il suo modello di accoglienza, di cura e di reinserimento nella società di quelle persone che troppo spesso vengono 'lasciate indietro'”. Duro invece il commento di Alessandro Morelli, onorevole della Lega, come riporta Libero :"Questa è l' ennesima dimostrazione di come il Pd viva fuori dalla realtà. Piuttosto che premiare gli imprenditori che con grande fatica creano lavoro, o le mamme che affrontano la vita tra mille difficoltà, il Pd sceglie di premiare don Colmegna, una persona che, portata in palmo di mano sia dalla Moratti sia da Majorino, non si è ancora ben capito cosa abbia portato a Milano. A parte, ovviamente, la politica dell'invasione. E forse è stato premiato proprio per questo”

Non c’è solo lui, ovviamente.

Il parlamento ha infatti assegnato ben 56 riconoscimenti e ci sono anche altri italiani. Sono stati premiati anche la Fondazione Assistenza Psicolabili di Brescia, la dottoressa Paola Scagnelli di Lodi e il professor Antonio Silvio Calò di Treviso.

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