Clandestino sgozzò David Raggi. In aula fa il dito medio agli amici

Confermata la condanna a 30 anni per Amine Aassoul, il marocchino che l'anno scorso sgozzò David Raggi a Terni. In aula provoca, gli amici della vittima lo aggrediscono

Clandestino sgozzò David Raggi. In aula fa il dito medio agli amici

Il volto disteso, la giacca jeans, una maglietta bianca e le manette ai polsi. Poi quel gesto irrispettoso, il dito medio fatto con entrambe le mani rivolto agli amici del ragazzo che ha sgozzato (guarda la foto choc). Amine Aassoul è uscito così dal Tribunale che ha confermato la condanna a 30 anni per aver sgozzato David Raggi. Una provocazione che ha fatto scatenare l'ira dei ragazzi che si sono scagliati contro di lui.

Era il marzo del 2015 quando Aassoul prese un coltello e lo affondò nel collo di David, 27 anni. Lo fece senza un motivo, se mai può esserci una valida motivazione dietro un simile delitto. Senza logica. Se non quella di togliere la vita ad un giovane che si trovava lì per vivere tranquillamente la sua vita.

Confermata la condanna in appello

La camera di consiglio del Tribunale di Perugia è durata due ore. Alla fine il presidente della Corte Pierucci ha decretato la conferma della condanna a 30 anni di reclusione, già inflitta dal in primo grado. Il pm aveva chiesto di escludere l'aggravante per futili motivi, cosa che avrebbe fatto scendere la pena da 30 a 18 anni. Ma così non è stato.

"Fortunatamente stavolta la giustizia ha funzionato. Se vogliamo dare una svolta all'Italia, questa è la strada. Perché la gente deve capire che se viene da noi e commette un omicidio o qualsiasi altro delitto non è più possibile passarci sopra", ha detto il fratello di David, Diego Raggi.

L'uscita di Aassoul, 29enne marocchino, dal Tribunale di Perugia è stata però carica di tensione. Gli amici si trovavano fuori dal portone da cui doveva uscire il condannato e non appena questi li ha visti ha mostrato loro il dito medio. Il gesto ha fatto scattare la rabbia dei ragazzi presenti, che si sono avventati contro il blindato della polizia. Alcuni hanno battuto sui vetri del mezzo. Un giovane gli ha sputato addosso e gli ha gridato "negro di merda" (guarda il video della rissa). Una ragazza lo ha invitato ad "ammazzarsi in carcere, profugo di merda". Le grida piene di dolore dei ragazzi esprimevano la rabbia nei cronfronti dell'immigrato che quel giorno non sarebbe dovuto essere liì.

La famiglia porta Alfano e Renzi in Tribunale

Già. Perché Amine Aassoul era clandestino, in attesa del pronunciamento del giudice sul ricorso contro il diniego di asilo politico. Alfano avrebbe dovuto espellerlo, e non l'ha fatto. Non solo: sulla testa di Aziz pendevano anche 6 anni di reclusione per vari reati, eppure poteva girare tranquillamente in città.

Per questo la famiglia di David Raggi attende di portare a termine un altro procedimento, quello che chiama in causa il ministero dell'Interno e quello della Giustizia "colpevoli" di non aver fatto il loro dovere. E di aver lasciato Aziz libero di uccidere.

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