Al momento del ritrovamento, all'interno delle sue tasche non c'era nulla: né documenti, né effetti personali. Le suole delle scarpe erano rotte, molto probabilmente già consumate prima di entrare in quella boscaglia. Addosso aveva soltanto un paio di jeans, un maglione e una giacca con l'etichetta del marchio Royal Cup, dal colore, però, ormai non più definibile. Sono stati rinvenuti così, nel primo pomeriggio di sabato, i resti di uno scheletro nei boschi dell'Oasi del Bassone, a Como. A trovarli sono stati due ragazzini che passeggivano nell'area.
Il ritrovamento misterioso
Secondo quanto riportato da Il Giorno, per procedere a un'identificazione precisa, i reperti biologici dovranno essere analizzati nei prossimi giorni. Le verifiche, infatti, potrebbero stabilire il periodo e, magari, la dinamica di quel decesso, visto che l'esame autotpico quasi certamente arriverà ad appurare un arco temporale plausibile di massima e non una data precisa. Comprendere, infatti, se la persona a cui appartengono le ossa (quasi certamente un uomo) sia morta da poco tempo, potrebbe cambiare il corso delle indagini.
Le segnalazioni di scomparsa
Grazie ai test, che definirebbero con più precisione data e circostanze del decesso, la squadra mobile potrebbe essere in grado di circoscrivere il numero di segnalazioni di scomparsa e procedere con le comparazioni. Anche perché, non è certo che si tratti del corpo di una persona sparita e segnalata. Secondo altre ipotesi, infatti, i resti dello scheletro potrebbero appartenere a un senza fissa dimora, di cui magari nessuno ha notato la mancanza.
Il giallo delle mani
Secondo quanto riportato dal quotidiano, lo scheletro indossava un paio di scarponcini da trekking, che si sarebbero conservati quasi integri, a differenza del corpo e dei tessuti, danneggiati in modo evidente e non consumati dalla semplice permanenza all'aperto. Un dettaglio a cui le forze dell'ordine faticano a dare una spiegazione riguarda le mani, entrambe infilate in tasca, come se fosse caduto a terra a causa di un improvviso malore o come se stesse dormendo al freddo, magari nel tentativo di ripararsi.
Le cautele degli investigatori
In base a quanto riportato, gli investigatori della polizia scientifica si sarebbero limitati, per adesso, a un'ispezione generica del corpo, soprattutto per non alterare ciò che dovrà essere sottoposto a degli esami dal medico legale, il quale dovrebbe essere nominato già nei prossimi giorni.
Secondo quanto riportato dal Corriere di Como, nello stesso giorno del ritrovamento, il corpo sarebbe stato trasportato subito all'obitorio dell'ospedale Sant'Anna di San Fermo. E, in base a quanto emerso dall'indagine esterna, non si tratterebbe di una morte violenta.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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