Una mamma per amica o, forse, una mamma per rivale. È questo che è accaduto a una ragazzina di 13 anni del Tortonese quando, nel 2008, la madre "rubò" il fidanzatino coetaneo della figlia.
La donna, allora trentaseienne, è stata condannata per violenza sessuale nei confronti del ragazzino a tre anni e quattro mesi di reclusione dal Tribunale di Alessandria. Un giorno, infatti, la donna aveva trovato la figlia in intimità con il ragazzino e, dopo l'accaduto, aveva iniziato a insistere per incontrarlo in almeno tre occasioni dicendogli addirittura che se non avesse accettato gli inviti gli avrebbe impedito di vedere la figlia.
Otto anni fa la procura dei minori di Torino aveva investigato anche sul ragazzo, indagato con l'accusa di aver avuto rapporti sessuali con la ragazzina non ancora quattordicenne ma fu assolto perchè venne accertata l'incapacità a comprendere la gravità dei propri gesti.
Secondo quanto riporta La Stampa, la madre è stata ora condannata
alla reclusione e all'interdizione legale per tutta la durata della pena e l’interdizione dai pubblici uffici per cinque anni anche se sono ancora possibili due gradi di giudizio, in Appello e in Cassazione.
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