I giudici della terza Corte d'appello di Milano hanno confermato la condanna a 23 anni di carcere per Alexander Boettcher per due aggressioni con l'acido.
L'ex broker finanziario è stato ritenuto responsabile, in concorso con l'ex compagna Martina Levato e con il complice Andrea Magnani, di avere sfigurato con il lancio di acido Stefano Savi e di aver poi tentato di sfregiare allo stesso modo il fotografo Giuliano Carparelli.
Savi era stato colpito per uno scambio di persona, mentre Carparelli era sfuggito all'agguato. Entrambi gli assalti avvennero a Milano nel novembre 2014. Boettcher è già stato condannato in secondo grado anche per aver gettato acido contro il giovane Pietro Barbini a 14 anni di reclusione.
L'imputato, che ha accolto apparentemente impassibile il verdetto in piedi nella gabbia riservata ai detenuti, era accusato di lesioni gravissime e associazione per delinquere.
Nessuno sconto di pena, quindi per Alexander Boettcher. L'unica "parziale riforma" decisa dai giudici della corte d'appello di Milano rispetto al verdetto di primo grado riguarda i risarcimenti a favore delle vittime: i giudici, in pratica, hanno escluso "le statuizioni civili" decise dal Tribunale dopo aver accertato che l'ex broker di origini tedesche, nel frattempo, ha già provveduto al pagamento dei risarcimenti in sede extragiudiziale.
La Corte infine ha anche disposto la trasmissione in Procura del verbale della testimonianza resa da Martina Levato (l'ex amante di Alex già condannata a 20 anni di
abbreviato) affinché siano valutate eventuali responsabilità penali a carico del broker nella tentata evirazione di Antonio Margarito, ex compagno di studi della Levato, evitata per la prontezza di riflessi del giovane. (- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.