La confessione segreta di Meloni, Al Bano scrive a Putin e Letta: quindi, oggi...

Quindi, oggi...: le reazioni al primo decreto Meloni, le supercazzole sulla sinistra e i medici no vax

La confessione segreta di Meloni, Al Bano scrive a Putin e Letta: quindi, oggi...

- Il famoso “ritorno della politica” lo si registra proprio da questo primo decreto del governo Meloni. E non perché sia chissà quanto rivoluzionario rispetto al governo Draghi, ma perché prende delle scelte identitarie. Decisioni che tra cinque anni (si spera) la sinistra potrà contestare in campagna elettorale e convincere i cittadini del contrario. Se ha governato bene, tornerà Meloni a Palazzo Chigi. Altrimenti toccherà al centrosinistra. Che bella l’alternanza di potere. Prima di crepare, vorrei poterla vedere davvero.

- Sì, è vero. Sulle nomine dei ministri e dei sottosegretari Meloni sta rischiando qualcosa: se non accontenti un po’ gli alleati, rischi di tirare troppo la corda al punto che si spezzi. Però… c’è anche un però: gli alleati sanno che la differenza di percentuali nelle urne, al momento, è a favore del premier. Se dovessero rompere oggi, rischierebbero di passare come quelli che “hanno fatto cadere Giorgia”. E non so se questo ingrosserebbe il loro bottino elettorale.

- Cioè questi del rave party okkupano uno stabile privato pericolante, organizzano un maxiraduno non autorizzato, poi si sballano per un giorno con tanto di droghe (ammissione di alcuni di loro) e i giornali su cosa titolano? Sul fatto che “hanno pulito tutto”. E ci mancherebbe altro.

- Se fossi nella sinistra, non so se esulterei per l’elezione di Lula in Brasile. Voglio dire: hanno letto cosa diceva di Zelensky?

- Ha ragione Gramellini: la nomina di Edoardo Rixi alle Infrastrutture permetterà a Salvini di impegnare una maggior fetta del suo tempo per fare il leader di partito, e dunque di creare un po' di confusione nella maggioranza. Però il cronista del Corriere non tiene conto che a quel ministero andrà pure Galeazzo Bignami, viceministro e braccio destro della Meloni, uno che se lo conosco - e lo conosco - sarà in grado di tenere un po’ a bada un ministero che rischiava di essere interamente appaltato alla Lega.

- Pare che la Russia stia arruolando soldati afghani per andare a combattere in Ucraina. Direte: embé? Il fatto è che quei soldati sono stati a suo tempo addestrati dagli Stati Uniti d’America con un dispendio di risorse enorme. Gli insegni a sparare e alla fine ti si ritorcono contro. Mi sa che agli Usa è già successo un paio di volte…

- Ci siamo persi l’appello di Al Bano a Vladimir: "Caro Putin, so che sei molto ‘impegnato’ in azioni che seminano solo drammi e distruzione e mi sembra anche di capire che non ci sia, da parte tua, alcuna intenzione di mettere un punto a questo grande atto di follia. Ma io qualcosa sento il dovere di dirtela. Tu che sei il ‘grande' Putin, tu che sei il capo di Stato ma che sei anche padre; (...) fermati a pensare a coloro i quali si vedono cadere addosso le bombe e che devono fuggire dalla propria casa. Pensa a quei bambini che avrebbero diritto alla vita e che, invece, sono costretti a conoscere la morte, senza avere la possibilità di viversi appieno il 'disegno' per cui sono venuti al mondo. Per un attimo, se ci riesci, pensa a questa drammatica verità. Pensa ai dieci comandamenti che, al quinto, recita ‘non uccidere’: il buon Dio avrà pur voluto dire qualcosa! E poi, se ne sei capace - ed io so che ne sei capace - blocca questa truce follia che, prima di te, è già stata percorsa da Hitler, da Mussolini e da tanti altri. Fermati finché sei in tempo: il mondo ti ringrazierebbe". C’è altro da aggiungere?

- Questa storia di Calenda che accusa Bonino di aver ricevuto soldi da Soros per non rompere il patto col Pd mi pare meravigliosa. Ma non tanto per i fatti in sé, quando per la goduria che mi provoca vederli scannarsi tra loro in questo piccolo orticiello che ancora chiamano sinistra. Preparate i popcorn

- Putin dice: l’Ue non vuole il nostro gas? C’è sempre qualcuno che lo comprerà. Forse, vedremo. Considero più facile invece un altro scenario: ovvero quello in cui Putin vende il gas a Erdogan, il quale lo mescola nel calderone nel suo hub ad Ankara, e poi ce lo rivende allegramente. Tutti felici e contenti: noi che non avremo versato il danaro direttamente allo Zar ma ci scalderemo col suo gas, la Turchia che diventa il polo mondiale del metano e Putin che continua a vedere i suoi idrocarburi. E tanti saluti alle belle parole sull’Ucraina.

- Cazzullo dice che riammettere i medici no vax negli ospedali sarebbe il peggiore dei luoghi comuni sugli italiani: non rispetto la legge, tanto passato il peggio “gabbato lo santo”. Non è così. Perché chi non si è vaccinato, giusto o sbagliato che sia, ha pagato un prezzo decisamente alto: quasi un anno senza stipendio, senza lavoro, senza sapere se quando il tutto sarebbe finito. Non mi pare roba da poco

- Repubblica titola: “La notte dei diritti”. E tutto questo solo perché è stato introdotto un reato sui rave party (ne abbiamo a decine simili) e per il carcere ostativo (che riguarda soprattutto i mafiosi). Il punto è che sono rimasti delusi: speravano in qualcosa di più fascio, tipo olio di ricino nelle scuole e purga per gli omosessuali, invece si ritrovano con un decreto tutto sommato innocuo e devono sparare a salve. I lettori l’hanno capito (e pure gli elettori Pd).

​- Allegri: “L’Europa League? È una bella competizione”. Quando la volpe non arriva all’uva, si accontenta del marciume a terra

- Repubblica affida l’editoriale a Roberto Burioni sui medici no vax. Il punto è che Burioni alla fine dà ragione alla Meloni per le decisioni prese, definendole "scientifiche" anche se non le condivide. "Riconsiderare l’obbligatorietà" del vaccino "è una decisione politica che può avere un senso”. Chi l’avrebbe mai detto?

- Nel libro di Bruno Vespa, Meloni fa una confessione a metà tra l'intimo e il segreto politico. Nei giorni più complicati della creazione del suo esecutivo, spiega, “non ho mai temuto davvero di non riuscire a fare un governo anche se ho preso in considerazione l'ipotesi di presentarmi in Parlamento senza un accordo preventivo con tutti gli alleati, quando alcune proposte mi sono sembrate irricevibili”. Sarebbe stato clamoroso. Però spiega bene perché alla fine sia riuscita a imporre alcune delle sue scelte.

- Tal Maurizio Maggiani viene incaricato da La Stampa di continuare l’imperdibile (si fa per dire) dibattito su cosa debba essere la sinistra e come rifondarla (tempo perso, ve lo dico io). Insomma, Maggiani condisce il suo pezzo così: “(…) Ecco, anche se sono parole che dicono qualcosa di così semplice e rozzo da disarmare, so che la sinistra è in ogni circostanza umanità militante. Umani che si riconoscono nella parte più radicale della loro umanità. Indefessi costruttori di vita, generosi combattenti avverso ai costruttori di morte”. Umanità militante, umani che si riconoscono nella parte più radicale della loro umanità. Ma che cazzo vuol dire?

- Per il governo sono 4mila, per La Stampa 5mila e per Il Fatto 6mila. ‘Sti medici no vax si moltiplicano come i pani e i pesci

- Sono arrivato in fondo al pezzo di Maggiani, e dovreste costruirmi una statua per questo. In sintesi, poteva risparmiare alberi e inchiostro e scrivere solo l’ultimo paragrafo. La sinistra - dice - "si sta cimentando sulla stringente necessità di scegliere tra l'asterisco, che ho sulla tastiera, e la schwa, che non trovo, per pareggiare i conti tra i generi, intanto che una femmina che se ne infischia altamente se è evocata con il o la si è conquistata il potere alla faccia dei maschi e di ogni altro genere”. Su questo, almeno, ha pienamente ragione.

- Bellissima pagina de La Stampa, che oggi da scrivere Gianni Oliva per accusare la destra di aver reso il 25 aprile divisivo. Sintetizzo: la festa è di sinistra perché la destra se l’è dimenticata. Poi piazzano in prima pagina la foto di uno striscione esposto ad uno dei cortei. Si legge: “Liberiamo l’Italia dai fascisti del XX secolo, per il socialismo e il proletariato al potere”. Il tutto esposto dal partito marxista e leninista italiano. E poi vi stupite se La Russa non viene alle manifestazioni con voi?

- In Afghanistan delle studentesse che cercavano di entrare

all’Università senza burqa sono state prese a frustate dai talebani. E noi qui abbiamo le Murge che discutono della schwa

- Ribadisco: Letta pensa davvero di risalire nei sondaggi difendendo i rave party e le occupazioni abusive?

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica