Congolese senza biglietto aggredisce passeggera: "Se eri nel mio Paese, ti avevo già picchiato"

Sabrina Fantauzzi, portavoce del vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli, è stata insultata e aggredita verbalmente da un rifugiato politico del Congo che viaggiava sul treno Orte-Roma sprovvisto di biglietto

Congolese senza biglietto aggredisce passeggera:  "Se eri nel mio Paese, ti avevo già picchiato"

"Al Paese mio ti avrei già picchiato da tempo". Sabrina Fantauzzi, portavoce del vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli, come ogni mattina si trovava sul treno Orte-Roma con arrivo a stazione Tiburtina mentre un rifugiato politico del Congo, sprovvisto di biglietto, l'ha insultata e minacciata pesantemente. ​La Fantauzzi ha ripreso tutta la scena e, poi, ha pubblicato sulla sua pagina Facebook un video di 3 minuti che ha avuto più di 23mila visualizzazioni. Il diverbio è nato quando il capotreno si è avvicinato all'extracomunitario per chiedergli il biglietto e, una volta appurato che era salito "da portoghese", gli stava per comminare una multa da 65 euro."Anche ieri sul bus di linea 913 mi è capitato di vedere la stessa scena e, oggi, non ci ho visto più", spiega al ilGiornale.it la giornalista italiana. "Sarebbe bastato che il congolese fosse andato subito dal capotreno per acquistare il biglietto con un sovrapprezzo di 5 euro e si sarebbe evitato la multa", aggiunge la Fantauzzi che è stata aggredita verbalmente dall'africano. "Non voglio parlare con te. Vuoi parlare con me? Scendiamo a Tiburtina e ti vedo in faccia", ha detto."Che fai? Minacci? Mi fai a pezzetti?", ha replicato la giornalista che è rimasta pietrificata dalla risposta:"Al Paese mio ti avrei già picchiato da tempo", ha detto il passeggero senza biglietto. "Infatti tu vieni in Italia a rompere i co...", ha risposto la Fantauzzi che, dopo essere stata minacciata, si è dovuto persino sorbire un "rimprovero" dalla solita "buonista" nostrana. "È ubriaco. Gli ubriachi li abbiamo anche in Italia.

La smetta, non abbiamo bisogno delle provocazioni", ha detto una donna seduta nello stesso vagone. "La signora interviene cercando di zittirmi. Ha paura. Scendendo le dico: io non sto zitta, non mi faccio condizionare dalla paura. Così ha fatto la mafia", scrive la giornalista a conclusione del suo post.

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