Continua lo "scambio epistolare" tra Giuseppe Conte e Matteo Salvini. Dopo il carteggio di fuoco di Ferragosto, il premier ha infatti inviato al ministro dell'Interno una seconda lettera sulla questione migranti.
Una missiva - stavolta inviata in via riservata e non sbandierata sui social - in cui Conte chiede tra le altre cose di far sbarcare i minori ancora a bordo della Open Arms. Inoltre assicura al titolare del Viminale "la disponibilità" alla redistribuzione dei migranti da parte dell'Unione Europea.
"Lo sbarco dei presunti minori è una scelta di esclusiva responsabilità del premier, che sollecitava un intervento quando la nave si trovava ancora in acque internazionali", ribatte dal canto suo Matteo Salvini in una nuova lettera. "L’imbarcazione con bandiera spagnola di una ong spagnola ha preferito restare in mezzo al Mediterraneo per 16 giorni anziché dirigersi direttamente verso la Spagna", spiega il ministro, "Una scelta politica a danno dell’Italia e sulla pelle degli immigrati, come già successo in passato. Mentre Madrid non muoveva un muscolo, a Roma si moltiplicavano le pressioni".
L’indirizzo politico di Salvini, supportato giuridicamente, è diverso da quello del presidente del Consiglio. Già lunedì il ministro auspica novità a proposito del ricorso sulla decisione del Tar del Lazio, ed è certo che la linea della fermezza e della difesa dei confini e della dignità dell’Italia è condivisa dalla stragrande maggioranza dei cittadini di questo Paese.
Intanto dalla nave continuano gli appelli iniziare al più presto le operazioni di sbarco: "In questo momento, se dovesse svilupparsi un'altra azione collettiva, non potremmo
controllarla o gestirla come abbiamo dichiarato in più occasioni", ha detto il portavoce di Open Arms, Riccardo Gatti, "La Open Arms è una bomba ad orologeria. Se non si interviene immediatamente la prima miccia la farà esplodere".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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