Messina, è stato di emergenza. Salta anche il bypass dell'acquedotto

Il Consiglio dei ministri nella riunione di oggi ha dichiarato lo stato di emergenza per Messina

Messina, è stato di emergenza. Salta anche il bypass dell'acquedotto

Un nuovo problema alla condotta non fa arrivare più acqua a Messina. Un ennesimo intoppo, un guasto che riguarda il bypass attivato solo qualche giorno fa per fare fronte alla rottura dell'acquedotto a Calatabiano.

Un ulteriore colpo per i messinesi già in ginocchio per l'emergenza idrica che va avanti ormai da parecchi giorni. Il guasto è nel collegamento, realizzato nel territorio di Forza d'Agrò, tra la condotta di Fiumefreddo con quella dell'Alcantara che consentiva di far arrivare a Messina circa 300 litri di acqua al secondo.

Una quantità che non basta a soddisfare le esigenze della città, ma comunque importante per alleviare i disagi di una località sempre più dipendente da autobotti, esercito e navi cisterna. Adesso l'erogazione dell'acqua è stata interrotta. I tecnici sono sul posto per accertare l'entità del problema ed avviare interventi necessari.

La società Siciliacque che gestisce l'acquedotto dell'Alcantara sta cercando di trovare una soluzione al problema. Dalle informazioni trapelate, sembra che la saldatura della conduttura non abbia retto. L'unico acquedotto che rifornisce in questo momento Messina, con una portata di 200 litri al secondo, è quello della Santissima, ma il fabbisogno della città è di 970 litri al secondo.

Continua dunque l'emergenza, per la quale la Prefettura del capoluogo siciliano ha richiesto l'intervento dell'Esercito che da questa mattina "con 5 autobotti da 80mila litri - si legge in una nota - sta lavorando nella parte alta della città, difficile da servire con erogazione diretta per ragioni di natura orografica".

"Gli interventi - sottolinea la comunicazione dell'Esercito - hanno permesso la prosecuzione della normale attività didattica in due scuole, il Liceo Artistico Statale E. Basile e l'Istituto Comprensivo San Francesco di Paola.

Inoltre l'istituto Antoniano di Cristo Re, che si occupa della distribuzione dei pasti per i poveri e dell'assistenza delle famiglie bisognose, ha potuto garantire, grazie all'acqua immagazzinata in mattinata, il funzionamento della mensa e del servizio docce".

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