Contro i nuovi profughi c'è il "ritorno" dei Balilla

In due Comuni della provincia di Udine spuntano scritte inneggianti al Ventennio e contro l'arrivo dei profughi (che ogni giorno entrano in Italia dall'Austria)

Contro i nuovi profughi c'è il "ritorno" dei Balilla

Contro "l'invasione" dei migranti tornano in campo i Balilla. Sembrerebbe uno scherzo è probabilmente lo è.

A Pontebba e a Tolmezzo, in provincia di Udine, sono comparse diverse scritte murali di protesta contro l'afflusso incontrollato di profughi che anche in queste ore continuano a riversarsi in territorio italiano proveniendo dall'Austria.

Come riporta il veneto Il Gazzettino, su un muro del Comune di Pontebba è apparsa una scritta - non è la prima - che invoca una sollevazione popolare contro l'arrivo dei migranti. Ed evoca linguaggi e lessico da Ventennio: "Balilla! Amate la Patria e la vostra Valle. Armiamoci e difendiamoci. Dux"

A Tolmezzo intanto sono comparse altre scritte, forse riconducibili a Casapound: "Libertà per chi difende gli italiani. Libertà per gli arrestati di Roma". I carabinieri indagano sugli autori di queste scritte.

Nelle scorse settimane altre scritte inneggianti a Mussolini erano state ritrovate sul muro della canonica di Pontebba: "Per un mondo più pulito, torna in vita zio Benito". Curiosamente, in quel caso l'autore degli epitaffi sarebbe stato proprio il nipote del Duce, Davide Fabbri, noto negli ambienti televisivi anche come "Il Vichingo".

Intanto nella giornata di ieri a Udine sono stati ritrovati nove

profughi che vagavano nella stazione ferroviaria dopo aver preso un biglietto direttamente da Vienna: un'ennesima conferma del fatto che i viaggiatori della rotta balcanica hanno ormai smesso di disinteressarsi del nostro Paese.

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