Alexander Boettcher, condannato insieme a Martina Levato per l’aggressione con l’acido all’ex fidanzato della donna, oggi ha scritto una lettera dal carcere al garante dei detenuti, al sindaco Giuliano Pisapia e all’amministrazione comunale: finora, infatti, non è stato ancora in grado di firmare i documenti per il riconoscimento del bimbo nonostante il nullaosta arrivato dal tribunale di Milano glielo permettesse. E questo, secondo la ricostruzione del suo legale, l'avvocato Alessandra Silvestri, deriva dal fatto che il riconoscimento da parte della Levato, e l’indicazione del padre, ha reso "non più necessario" (secondo le attuali procedure burocratiche) che il messo comunale porti la documentazione in carcere. Il riconoscimento, tuttavia, permetterebbe a Boettcher di entrare nel procedimento di adottabilità del bambino.
"I giudici sono riuniti in camera di consiglio e non è detto che la decisione arrivi oggi". È quanto afferma l’avvocato Stefano De Cesare, che difende la Levato.
Il legale, dopo aver visitato la sua assistita che si trova ancora piantonata alla clinica Mangiagalli dopo aver dato alla luce il figlio il giorno di ferragosto, si è recato nella cancelleria del Tribunale dei minori per vedere se il provvedimento sulla sorte del piccolo era già stato depositato.
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