"Non abbiamo parole per spiegarci il motivo di questo atto, l’attrezzatura sottratta è utile solo ai fini scientifici e divulgativi, non può dare nessun beneficio economico e non ha valore sul mercato pertanto, sinceramente convinti che si sia trattato di una bravata, invitiamo di cuore i ladri a restituirci l’attrezzatura. E chissà che un giorno, sedotti dalla bellezza della volta celeste, partecipando a una delle nostre osservazioni comprendano l’inutilità del loro gesto, riconoscendo che un furto a una comunità scientifica equivale un grande oltraggio a ogni singolo cittadino".
È questo l'appello pubblicato sulla pagina Facebook dall'osservatorio astronomico "Andromeda" di Corato, un Comune in provincia di Bari, dopo il furto dell'attrezzatura scientifica.
Un fatto che ha sconvolto l'intera comunità perché grazie a questa equipe (composta da sei soci e venti giovani appassionati, ndr) Corato, ma non solo, anche il resto della provincia barese, ha imparato ad osservare le stelle e la volta celeste.
"Siamo un osservatorio itinerante, non abbiamo una cupola, partecipiamo a diversi eventi. L'attrezzatura è stata rubata in un deposito privato di notte", ha dichiarato al Giornale.it il presidente dell'osservatorio, Pasquale Abbattista. Il materiale portato via dai ladri consiste in parti di telescopi e attrezzatura per la ricerca scientifica e, come sottolineato nell'appello lanciato dall'equipe dell'osservatorio, non è possibile rivenderlo.
"Quando si tratta di strumenti scientifici usati è necessaria la garanzia perché possano essere acquistati", ha sottolineato Abbattista, concludendo "È stata esposta una denuncia al commissariato di polizia e gli agenti hanno subito iniziato un'attività di indagine per trovare il bottino".
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