Coro della Sistina, vertici incassavano fondi in nero: spuntano 2 conti segreti

Sarebbero almeno due i conti segreti sui quali sono stati accreditati i soldi incassati in nero dal coro della cappella Sistina. È stato il Vaticano a chiedere all'Italia una copia dei movimenti dei due conti, aperti nel 2013 alla banca Finnat.

L'indagine sulle sospette attività del coro erano state avviate dieci giorni fa dalla magistratura della Città del Vaticano, autorizzate direttamente da Papa Francesco, per fare luce su alcuni fondi destinati all'attività concertistica, ma incassati dal maestro del coro, Massimo Palombella, e dal direttore amministrativo, Michelangelo Nardella, e trasferiti sui conti italiani. L'ipotesi di reato è riciclaggio e truffa aggravata, oltre che peculato.

Il coro organizzava trasferte negli Stati Uniti, partecipazioni a manifestazioni, concerti e a feste private, oltre agli eventi "interni", che si svolgevano nella Sistina. Peccato che, soltanto una minima parte dei compensi ricevuti per le esibizioni sarebbero finiti sul conto ufficiale. Il resto, pari a centinaia di migliaia di euro, sarebbe stato trasferito sui due conti segreti alla Finnat, come riferisce il Corriere della Sera.

Ma nel mirino ci sono anche due associazioni, "Orares" e "Union 4 action", gestite da Nardella e dalla moglie, che potrebbero aver avuto un ruolo nell'organizzazione degli eventi, che negli ultimi tempi erano diventati talmente tanti da spingere monsignor Angelo Becciu, che esaminava le richieste di attività, a chiedere a Palombella di "non esagerare con l’organizzazione e l’accettazione di tournée all'estero".

Proprio l'aumento degli impegni del coro ha fatto insospettire la Curia.

Mentre proseguono le indagini sugli incassi in nero dei soldi destinati al coro, sembra che all'interno delle mura del Vaticano si vociferi di una sospensione di Palombella.