Coronavirus, la candeggina alleato per eliminare il microrganismo dalle superfici

Secondo Gianni Rezza, direttore del Dipartimento malattie infettive dell’Iss, la via di trasmissione da temere per il coronavirus è soprattutto quella respiratoria

Coronavirus, la candeggina alleato per eliminare il microrganismo dalle superfici

L’avanzata impetuosa del coronavirus, che con il passare dei giorni sta sempre più, spaventando il mondo, può essere fermata con un qualcosa di semplice che tutti noi abbiamo in casa: la candeggina.

Di questo ne sono certi i ricercatori della University Medicine Greifswald, in Germania, che hanno ripreso tutte le informazioni disponibili sulla persistenza dei coronavirus umani e animali su superfici inanimate e sulle strategie di inattivazione con agenti utilizzati per la disinfezione chimica nelle strutture sanitarie. Il risultato, pubblicato sul Journal of Hospital Infection, sembra essere chiaro. Il microrganismo può rimanere sugli oggetti a temperatura ambiente fino a 9 giorni ma non è molto resistente: per eliminarlo bastano, infatti detergenti a base di candeggina o disinfettanti a base di alcol o acqua ossigenata.

L’analisi di 22 studi rivela che i coronavirus umani, come quello della Sars, della Mers o quelli endemici come l’HCoV possono essere eliminati in circa un minuto attraverso procedure di disinfezione delle superfici con alcol etilico (etanolo al 62-71%), acqua ossigenata (perossido di idrogeno allo 0,5%) o candeggina (ipoclorito di sodio allo 0,1%). In attesa di terapie specifiche, i ricercatori guidati da Gunter Kampf sostengono che ad oggi l’unico modo efficace per combattere l’epidemia è il contenimento e la prevenzione.

Una notizia rassicurante, questa? Non esattamente, in quanto non aggiunge nulla di nuovo nella lotta per fermare l’avanzata del coronavirus. ''In Cina stanno disinfettando ogni cosa come se ci fosse l’Ebola, ma non serve a molto'', ha affermato Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dell’Istituto nazionale per le malattie infettive Spallanzani di Roma.

L’Iss, l’Istituto superiore di sanità, sul suo portale ha pubblicato un aggiornamento sui quesiti più frequenti. Per eliminare il virus dalle superfici vanno bene i disinfettanti contenenti alcol (etanolo) al 75%. Allo stesso modo, ad esempio, per i pavimenti, sono perfetti i disinfettanti a base di cloro all’1% come la candeggina. Il lavaggio e la disinfezione delle mani sono la chiave per prevenire l’infezione. Altro modo per combattere il coronavirus è quello di lavarsi le mani spesso e con acqua e sapone per almeno 20 secondi. Se non sono disponibili acqua e sapone, è possibile utilizzare anche un disinfettante per mani con almeno il 60% di alcol.

Per Gianni Rezza, direttore del Dipartimento malattie infettive dell’Istituto superiore di sanità,''da quello che sappiamo rispetto alle precedenti malattie infettive respiratorie, Mers e Sars, il nuovo coronavirus si trasmette molto più velocemente e la via di trasmissione da temere è soprattutto quella respiratoria, non quella da superfici contaminate''.

Per il momento non ci sono dati sulla trasmissibilità del coronavirus attraverso il contatto con una superficie contaminata. Ma, secondo Rezza, considerando che nel caso del virus dell’influenza ciò può avvenire, allora è consigliabile seguire il suggerimento di lavarsi bene le mani. Ma i dubbi sull’epidemia sono tanti. Tra questi vi è anche il periodo di incubazione. Fino ad oggi si è sostenuto che bastavano 14 giorni di quarantena per capire se una persona era stata contagiata oppure no. Ma uno studio effettuato dal medico cinese Zhong Nanshan, lo stesso scoprì il virus della Sars, ha comunicato che il periodo di incubazione del coronavirus potrebbe estendersi fino a 24 giorni. Se ciò fosse confermato ci si ritroverebbe di fronte ad un serio problema in quanto le misure messe in campo in queste settimane sarebbero state sbagliate.

Tanti dubbi e pochissime certezze. Quel che è sicuro è che l’epidemia ha già causato 1018 morti e oltre 43mila contagiati, quasi tutti in Cina. Ma ci si può fidare di questi numeri fornite dalle autorità del Paese?gabrielel

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