Coronavirus, caso sospetto su bus a Lione partito da Milano

Da questa mattina, i passeggeri di un autobus proveniente dall’Italia sono bloccati alla stazione di Lione-Perrache, in Francia

Coronavirus, caso sospetto su bus a Lione partito da Milano

Dall’aereo Alitalia atterrato alle Mauritius e tenuto in stand-by, con tanto di divieto a quaranta nostri connazionali di scendere a terra, all’autobus bloccato alla stazione di Lione. Infatti, un caso sospetto di coronavirus è stato identificato questa mattina nella città della Francia in un Flixbus partito da Milano e arrivato alla stazione di Perrache.

È quanto riporta l’agenzia stampa Adnkronos citando il quotidiano transalpino Le Parisien. I servizi dell'Agenzia regionale della Sanità francese "stanno attualmente sul posto per valutare la situazione". Secondo il giornale, "i passeggeri del veicolo sono attualmente bloccati all'interno mentre i vigili del fuoco stanno assicurando la protezione dell'area". Uno dei passeggeri, riferisce ancora il quotidiano d’Oltrealpe, "presenterebbe dei sintomi sospetti del Covid-19 e si stanno procedendo a delle verifiche".

Secondo quanto dichiarato dalla Ddsp – la Direzione dipartimentale di pubblica sicurezza – le forze dell'ordine sono state avvisate da uno dei passeggeri che era preoccupato per la tosse definita"anormale e impressionante" del conducente. La gendarmeria ha quindi contattato la Samu (Service d'aide médicale d'urgence, il servizio medico di urgenza) per impostare il protocollo appropriato.

Gli ultimi aggiornamenti – via LaPresse e Le Progres– rendono noto che l’autista del bus e un passeggero dello stesso sono stati trasportati in ospedale per sottoporsi a tutti i test del caso. Stando a quanto scrive l'Huffington Post, citando l'Agenzia refionale di Salute, "tutti i passeggeri sono confinati fino a nuovo ordine".

A Lione la questione dell'emergenza coronavirus è presa molto sul serio anche in vista della partita dell’andata di finale degli ottavi di Champions League prevista questo mercoledì tra il Lione e la Juventus.

Coronavirus: il caso di Austria e Mauritius

Il governo di Vienna ha riaperto il confine e il traffico ferroviario con l'Italia dopo una sospensione di quattro ore per il rischio che due persone, su u treno partito da Venezia e diretto a Monaco di Baviera, potessero essere affetta dal virus cinese. Una volta appurata la loro negatività agli esami di rito, l'allarme è rientrato. Dall'Austria all'isola dell'africa orientale della Mauritius, dove le autorità locali hanno negato a quaranta nostri connazionali di mettere piede nel Paese, in quanto originanti da Lombardia e Veneto; il loro sbarco sul territorio sarebbe stato condizionato a una messa in quarantena locale.

Su richiesta degli stessi e in costante coordinamento con l'Unità di Crisi della Farnesina, Alitalia ne sta predisponendo il rientro immediato, nonostante nessuno di loro abbia dichiarato sintomi di qualsivoglia malessere. Lo rende noto la medesima compagnia aerea con una nota ufficiale.

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