Nelle ultime settimane, vista la dilagante epidemia-pandemia di coronavirus, si sprecano gli interrogativi relativi alle più disparate modalità di diffusione del Covid-19 e tra le tante domande che gli italiani si sono poste vi rientrano anche quelle relative ai condizionatori.
Già, perché il ricambio dell'aria deve essere gestito in modo virtuoso e i filtri del proprio climatizzatori devono sempre essere puliti da batteri e muffe, così come vuole una regolare manutenzione, specialmente in tempi di coronavirus.
Ma, attenzione: nonostante gli allarmi lanciati, la comunità scientifica – seppur in modo non così univoco – ha rassicurato, sostenendo che (almeno al momento) non vi sono dati scientifici a sostegno di questa ipotesi, ovvero al fatto che il virus possa viaggiare grazie ai condizionatori. Però, come detto, è bene gestire con attenzione il ricambio dell'aria in casa, negli uffici e soprattutto negli ospedali, in modo da azzerare del tutto il rischio di respirare un'aria contaminata.
Ecco allora tre semplici mosse per pulire, o meglio igienizzare i condizionatori, eliminando funghi e batteri che solitamente si depositano sui filtri e che possono provocare fastidiose allergie, problemi respiratori e mal di testa.
Come igienizzare i condizionatori
Veniamo dunque ai consigli utili per chi ha un impianto di climatizzazione nella propria casa. Come ben sottolineato da Il Messaggero, la prima cosa da fare è quella di sollevare lo sportello della griglia di emissione dell'aria, visto che al di sotto è posizionato il filtro. A questo punto, provvedete ad eliminare gli accumuli di polvere servendovi di un cotton fioc o di un piccolo pennello. A seguire, dopo aver tolto il grosso dello sporco, tornata a pulire quella stessa superficie con un panno inumidito di acqua e sapone. Una volta fatto anche questo procedimento di pulizia del filtro, fate una nuova passata sul filtro con il panno. Una volta che il tutto sarà asciutto, rimontate la griglia, così da restituire al condizionatore il pezzo mancante. Et voilà, il gioco è fatto.
Da sottolineare quanto reso noto dall'Aicarr, l'Associazione italiana condizionamento dell'aria riscaldamento e rifregerazione, che ha attestato come non vi sia appunto alcuna evidenza di una possibile trasmissione per via aerea attraverso i climatizzatori del Sars-Cov-2.
Però, come riportato sempre dal quotidiano capitolino, non
bisogna neanche sottovalutare quanto verificato dall'Oms, ovvero il fatto che talvolta l'inquinamento indoor, ovvero tra le mura domestica, rischia di essere fino a cinque volte maggiore di quello outdoor.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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