A Catanzaro si sarebbero svolti esami universitari, malgrado il divieto imposto dal decreto varato ieri dal governo per fronteggiare l'emergenza Coronavirus.
A denunciare l'episodio sono due parlamentari calabresi del Movimento 5 stelle, Francesco Sapia e Bianca Laura Granato, che hanno presentato un esposto alla Procura e al prefetto di Catanzaro.
“Secondo quanto ricostruito – spiegano il deputato e la senatrice –, nell’Università di Catanzaro si sono svolti esami nella giornata del 5 marzo 2020, nonostante la sospensione delle attività didattiche decretata dal presidente del Consiglio dei ministri al fine di ridurre i rischi di contagio da Coronavirus”.
Ai magistrati catanzaresi Sapia e Granato chiedono di “accertare i fatti e le eventuali responsabilità penali”, al prefetto di “intervenire per quanto statuito dall’articolo 3 del decreto presidenziale dello scorso 4 marzo”.
I due portavoce del M5s riferiscono inoltre di aver avuto “conferma” che oggi nell’ateneo catanzarese si sono svolti esami e che “lì c’è stato perfino un assembramento di diversi studenti, in barba alle disposizioni del primo ministro Giuseppe Conte”.
L’esposto è stato trasmesso per conoscenza anche al ministro dell’Università, Gaetano Manfredi.
L'emergenza Coronavirus, ormai da diversi giorni, ha investito in pieno anche la Calabria. Proprio ieri è stato scoperto il secondo caso di contagio. Si tratta di un 67enni, ora ricoverato nel reparto Malattie infettive dell'ospedale Pugliese di Catanzaro.
L'uomo avrebbe trascorso un periodo di vacanza a Canazei, in Trentino, e successivamente si sarebbe spostato a Peschiera del Garda, dove, con ogni probabilità, ha contratto il Coronavirus.
Durante il soggiorno, il 67enne avrebbe inoltre ricevuto la visita del figlio e dei nipoti in arrivo dall'Inghilterra. Il dipartimento Prevenzione dell'Azienda sanitaria ha perciò predisposto la sorveglianza internazionale per l'intera famiglia.
L'uomo, alla luce del peggioramento delle sue condizioni di salute, avrebbe deciso di raggiungere Catanzaro in auto. Una volta arrivato in Calabria, l'uomo si sarebbe sottoposto a una quarantena volontaria, ma alcuni medici sarebbero comunque entrati in contatto con lui. Ecco perché è stato disposto l'isolamento medico anche per quattro tra medici e infermieri in servizio al Pronto soccorso di Catanzaro.
Diverse compagnie aeree, intanto, sospendono quasi tutte le
tratte. Dopo la cancellazione di alcuni voli Alitalia, avvenuta pochi giorni fa, anche vettori come Ryanair, Easyjet e Blue Air hanno deciso di cancellare la gran parte dei voli. La Calabria, ora, è praticamente isolata.
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