Distributori di benzina chiusi. Ecco quando scatta la serrata

Le pompe di benzina cominceranno a chiudere mercoledì, partendo dalle autostrade. Poi arriverà la serrata anche lungo la viabilità ordinaria

Distributori di benzina chiusi. Ecco quando scatta la serrata

Anche fare benzina diventerà più difficile al tempo del coronavirus. Gli impianti di rifornimento carburanti, infatti, cominceranno a chiudere. Da mercoledì notte quelli della rete autostradale, compresi raccordi e tangenziali. E, via via, tutti gli altri anche lungo la viabilità ordinaria. Lo annunciano Faib-Fegica-Figisc/Anisa in una nota. "Noi, da soli, non siamo più nelle condizioni di assicurare né il necessario livello di sicurezza sanitaria, né la sostenibilità economica del servizio", spiegano i gestori delle pompe di benzina.

"Nessuno può pensare di continuare a trattarci da schiavi, né da martiri", affermano. "Siamo persone con famiglie da proteggere. Cittadini che sanno di dover assolvere ad una responsabilità di cui non si vogliono spogliare, ma a cui non può essere scaricato addosso l’intero carico che altri soggetti, con ben altri mezzi, disponibilità economiche e rendite, si ostinano a ignorare".

La categoria è composta da oltre 100mila persone in tutta Italia che hanno continuato a fare il loro lavoro nonostante si sia registrata una contrazione di circa l’85%. "Correremo il rischio dell’impopolarità e dei facili strali lanciati da comode poltrone, ma davvero non abbiamo né voglia, né la forza per spiegare o convincere delle solari ragioni che ci sostengono".

A distanza di poche ore è arrivata la replica del governo. La ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli e il ministro dello Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli, starebbero agevolando e promuovendo le intese tra i concessionari autostradali e i benzinai. Nell’ambito del confronto con le associazioni di categoria e i concessionari, sono state considerate una serie di misure che rappresentano una prima risposta alle difficoltà manifestate.

In particolare, i concessionari autostradali, su richiesta del MiT e del MiSE, si sono detti disponibili ad applicare misure provvisorie di sostegno che includono la sospensione del corrispettivo contrattuale da parte dei gestori di carburante e la gestione della pulizia dei piazzali. Dal canto loro, i gestori potranno concordare con i concessionari autostradali periodi di apertura alternata, in funzione della dinamica del traffico. Dovranno essere, in ogni caso assicurati, i rifornimenti in modalità self-service. L'iniziativa è rivolta ad assicurare, anzitutto, la mobilità delle merci e del servizio di trasporto che rientra tra quelli di interesse pubblico essenziale.

È stata diffusa anche una nota del garante degli scioperi. La commissione di garanzia dell’attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali invita i sindacati a revocare immediatamente l’astensione, dandone tempestiva comunicazione anche alla commissione. Resta fermo che la commissione accerterà, in seguito all’eventuale apertura del procedimento di valutazione, ogni altra violazione che dovesse emergere.

Il garante ribadisce il fermo invito a tutte le

organizzazioni sindacali, fino al 30 marzo 2020, a non effettuare scioperi che coinvolgano i servizi pubblici essenziali, dal momento che essi non farebbero altro che aggravare la condizione dei cittadini.

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