Dall’inizio dell’epidemia, nel nostro Paese sono stati registrati almeno 247.158 soggetti che hanno contratto il coronavirus. Nelle ultime 24 ore vi è stato un aumento di 386 casi, quasi cento in più rispetto a ieri. Si tratta dell'incremento più significativo di casi dal 5 giugno scorso. I morti sono stati solo tre, al minimo da febbraio, in calo rispetto ai sei registrati ieri. Il totale delle vittime in Italia per coronavirus, secondo i dati aggiornati dal ministero della Salute, sale a 35.132. Attualmente sono 12.230 i casi positivi di cui si ha certezza. I malati che sono stati ricoverati in ospedale con sintomi sono 748, di cui 47 nel reparto di terapia intensiva.
I dati regione per regione
Ecco i dati dei casi totali regione per regione, che comprendono sia i decessi che i guariti da coronavirus. Lombardia 96.142, Emilia-Romagna 29.634, Veneto 20.003, Piemonte 31.646, Marche 6.863, Liguria 10.210, Campania 4.990, Toscana 10.469, Sicilia 3.272, Lazio 8.629, Friuli-Venezia Giulia 3.391, Abruzzo 3.377, Puglia 4.609, Umbria 1.465, Bolzano 2.702, Calabria 1.262, Sardegna 1.394, Valle d’Aosta 1.208, Trento 4.973, Molise 470 e Basilicata 449. A pesare l'aumento della Lombardia, che è passata da 46 a 88 casi, ma soprattutto il cluster di migranti positivi nel Trevigiano, che ha fatto salire il Veneto da 42 a 112 nuovi casi. Il governatore del Veneto Luca Zaia ha ribadito che le regioni dovrebbero avere pieni poteri, perché "hanno dimostrato di poter gestire l'emergenza meglio di chiunque altro". Preoccupante anche la situazione in Sicilia, schizzata da 18 a 39 casi.
In aumento le terapie intensive
Secondo il bollettino di oggi, giovedì 30 luglio, emanato dal Ministero della Salute, è risalito quindi il numero dei pazienti in terapia intensiva nel nostro Paese, che in 24 ore è passato da 38 a 47 (+9). In aumento anche i ricoverati sintomatici (+31 rispetto a ieri), che sono ora 748. Le persone in isolamento domiciliare sono 11.435 (-412), mentre gli attualmente positivi 12.230 (-386). I dimessi e guariti sono 199.796 (+765).
Numeri ancora alti che, secondo il ministro della Salute Roberto Speranza, sono ancora preoccupanti. Su Facebook, il ministro della salute Roberto Speranza ha invitato a "insistere con la forza della prudenza".
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.