Coronavirus, oculista avverte: "Rischio lenti a contatto, usate gli occhiali"

Non solo naso e bocca, è necessario proteggere pure gli occhi. L'oculista: "Chi ha l'occhio secco deve fare attenzione, ma il problema riguarda anche chi lavora al pc"

Coronavirus, oculista avverte: "Rischio lenti a contatto, usate gli occhiali"

Non solo naso e bocca. Il coronavirus passa anche dagli occhi. Non basta quindi coprire bene con le mascherine le vie respiratorie, è necessario proteggere anche gli occhi.

Come? "Innanzitutto tenendo le mani lontane dal volto e, quindi, dagli occhi. Poi utilizzando gli occhiali". Lo ha spiegato la dottoressa Elena Pacella, responsabile del pronto soccorso oftalmico dell'azienda universitaria Policlinico Umberto I. "Gli occhiali coprono fisicamente gli occhi dalle goccioline che arrivano dagli starnuti, anche a distanza di 4 metri, o dai colpi di tosse - ha dichiarato al Messaggero -. È chiaro poi che gli occhiali vanno lavati, con il sapone neutro o il disinfettante proprio come dobbiamo fare con le mani". Meglio quindi non utilizzare in questo periodo le lenti a contatto. "In questa fase è meglio portare gli occhiali, proprio perché coprono - ha sottolineato Pacella -. Oppure indossare gli occhiali neutri o da sole sopra le lenti a contatto".

Se proprio non si può fare a meno delle lenti a contatto, ecco che vengono consigliate quelle monuso che una volta tolte si buttano via. "Si tratta di prevenire eventuali problemi - ha continuato Pacella -: le lentine sono fatte di materiale poroso quindi assorbono tutto ciò che può arrivare sulla superficie oculare. Il virus potrebbe restare lì, quindi la custodia potrebbe infettarsi. Il liquido per le lenti non uccide il virus, è solo un antibatterico".

"È difficile che il virus si presenti come una normale congiuntivite, potrebbe avere sintomi meno manifesti anche senza presentare quindi l'occhio rosso", ha spiegato la responsabile del pronto soccorso oftalmico aggiungendo che i soggetti più a rischio sono coloro che hanno l'occhio secco. "Si tratta di pazienti più esposti perché hanno patologie immunodepresse", ha specificato aggiungendo che l'utilizzo di lacrime artificiali è molto importante. Devono prestare inoltre attenzione anche le persone che lavorano al computer sia perché toccano in modo costante la tastiera (bisogna ricordarsi di tenere sempre pulito ciò che tocchiamo, dai cellulari, ai pc agli schermi touch) sia perché "davanti ai terminali, gli occhi si aprono e si chiudono di meno e quindi potrebbero essere più soggetti a lesioni oculari.

Quindi sono più sensibili". Ma una soluzione c'è, ha spiegato infine Pacella: "Si possono usare i lubrificanti oculari, per allontanare l'eventuale elemento arrivato negli occhi. In questo modo lo espelliamo".

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