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Coronavirus, ora pure i pellegrinaggi finiscono nel caos

Il coronavirus può modificare anche i programmi di chi sta per partire. Tra i viaggi che possono saltare, ci sono pure i pellegrinaggi

Coronavirus, ora pure i pellegrinaggi finiscono nel caos

Il turismo religioso, al tempo del coronavirus, può subire variazioni: coloro che avevano in programma di fare un pellegrinaggio possono tenere presenti alcune eventualità. In queste ore, che per l'Italia sono interessate dall'emersione di nuovi possibili contagi, gli schemi delle partenze possono saltare o no a seconda del singolo caso: la Duomo Viaggi ha cristallizzato la situazione, facendo comprendere come si debba per necessità aspettare il trascorrere delle ore, dunque l'evoluzione del quadro complessivo, per comprendere il da farsi. Il tutto è stato ripercorso dall'Adnkronos.

Le decisioni su Milano sono state prese nel corso della giornata di ieri: il Duomo non potrà essere visitato almeno sino al 25 febbraio. E quello - come abbiamo approfondito in questo articolo - non è l'unico provvedimento che interessa da vicino le realtà ecclesiastiche presenti nel Nord del Belpaese. Le Messe, in Lombardia, sono state sospese. Uno dei virgolettati rilasciati dalla Duomo Viaggi all'agenzia sopracitata fa comprendere come la preoccupazione, in relazione ai pellegrinaggi, sia abbastanza diffusa: "La situazione è oggettivamente pesante". Sempre la stessa compagnia dovrebbe a breve volare in direzione Israele, ma l'effettiva riuscita del pellegrinaggio, forse, andrà verificata: "Non sappiamo ancora se Israele porrà dei limiti agli italiani. In base alle informazioni che abbiamo al momento - hanno aggiunto - pare che per gli italiani non cambi nulla ma ci sono riunioni in corso e anche noi, al momento, stiamo in allerta. Al di là della psicosi e della prudenza che va rispettata seguendo le indicazioni, ancora non abbiamo un quadro definito e preciso", hanno commentato dall'agenzia della diocesi del capoluogo lombardo. Le sorti dei pellegrinaggi possono quindi dipendere anche dalle misure che verranno adottate dalle altre nazioni.

Certo, d'altro canto, è lo stop che riguarda le gite degli studenti: pure i collegi cattolici - fanno presente dalla Duomo Viaggi - potrebbero non partire alla volta delle destinazioni predisposte tempo fa. Vale la pena segnalare come, in qualche rara circostanza, le persone abbiano già deciso di non procedere con il partire. Almeno per ora, però, si tratta di eccezioni. Il discorso sui pellegrinaggi, che vale per l'agenzia lombarda, non cambia di molto per l'Opera romana pellegrinaggi, che ha tuttavia rimarcato come, nonostante quello che sta accadendo attorno al coronavirus, i pellegrini dovrebbero comunque muoversi in modo del tutto regolare. Il periodo caldo, però, non è questo: "Poi - ha specificato don Remo Chiavarini, che fa parte dell'istituzione della Santa Sede - da Pasqua in poi esplode la programmazione e da qui a là vedremo. In settimana sono in programma due pellegrinaggi a Israele e partono tutti e due, con pellegrini che per la la maggior parte arrivano dalla Puglia.

Alcune persone hanno chiesto di non partire".

Converrà insomma tenere un occhio rivolto alle comunicazioni. I pellegrinaggi rischiano di essere coinvolti nelle misure cautelative che gli organi deputati a decidere stanno prendendo.

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