Il diktat della Lombardia: "Borrelli qui? Si copre..."

Il vicepresidente della Regione Lombardia, Fabrizio Sala, ha risposto al capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli, che aveva affermato di non utilizzare la mascherina ma di rispettare le regole del distanziamento sociale

Il diktat della Lombardia: "Borrelli qui? Si copre..."

Le regole se ci sono vanno rispettate da tutti, senza distinzioni. È questo il succo di un intervista rilasciata a Sky Tg24 dal vicepresidente della Regione Lombardia, Fabrizio Sala.

"Non voglio far polemica con Borrelli, però posso solo dire una battuta: se Borrelli viene in Lombardia si copre naso e bocca", ha affermato Sala rispondendo a una domanda sulle dichiarazioni del capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli, che ieri aveva affermato di non utilizzare la mascherina ma di rispettare le regole del distanziamento sociale per evitare l'infezione da coronavirus. Borrelli, infatti, non aveva nascosto le sue perplessità in merito alla nuova ordinanza della Regione Lombardia che prevede anche l'obbligo di indossare mascherine o altre protezioni per il volto per chiunque esca di casa.

Questa presa di posizione, però, ha suscitato qualche polemica. "Noi - ha spiegato Sala - ci siamo rivolti alla nostra comunità scientifica e siamo anche andati a vedere cosa è successo dove il contagio è così sviluppato come in Lombardia”. Il vicepresidente della Regione, per spiegare la situazione, ha fatto l'esempio di New York, degli Stati Uniti e della Cina. “Se andiamo sul sito del CDC, cioè di quello che è l'istituto superiore di sanità americano, come prima raccomandazione c'è quella di coprirsi naso e bocca. In alcuni Stati americani c'è l'obbligo con multa e anche in Cina era così. La sciarpa o il foulard non proteggono così tanto come la mascherina, ma comunque proteggono, quindi meglio una sciarpa, un foulard o un indumento piuttosto che girare a viso scoperto visto che il contagio è diffuso".

Sala ha poi rivelato che il dato della mobilità è praticamente uguale a quello registrato sabato scorso: "Siamo al 30%. Domenica scorsa siamo andati al 24%, quindi ci aspettiamo oggi un decremento ancora della mobilità". La stabilità di questo fattore è un elemento positivo perché aiuta nel lavoro di contrasto all'epidemia di coronvirus.

"Siamo in linea con il dato di sabato scorso- ha concluso Sala - mentre nei giorni feriali non eravamo in linea ma la mobilità era aumentata in media di due punti percentuali, quindi migliaia di persone in più che si muovevano giovedì e venerdì".

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