"Per fortuna oggi a Trieste non è successo nulla. Quello però a cui assistiamo in questi giorni nelle nostre città non è antifascismo: è criminalità". Lo si legge in una nota del Sap, il sindacato autonomo di Polizia a firma del segretario di Trieste Lorenzo Tamaro.
Nel capoluogo giuliano si è appena conclusa la manifestazione antifascista, svoltasi in concomitanza con la presentazione della lista Italia agli italiani, alla quale ha partecipato anche il segretario nazionale di Forza Nuova, Roberto Fiore. Dopo gli scontri in varie città d'Italia, la tensione a Trieste era forte e le autorità cittadine hanno disposto un ingente presidio delle forze dell'ordine.
"Sono vili questi 'personaggi' che si 'nascondono e mascherano' dietro la bandiera dell'antifascismo; criminali specializzati e professionisti del disordine organizzato, finalizzato alla devastazione delle città e alla violenza contro le forze di Polizia", si legge ancora nella nota. "Sono corresponsabili di questi comportamenti tutti coloro che nel corso di questi ultimi anni hanno giustificato, tutelato e forse addirittura appoggiato, queste frange di violenti che con i loro comportamenti illegali dimostrano anche di essere antidemocratici".
"C'è quindi la necessità - precisa la nota sindacale che fa riferimento ai fatti di Torino - che queste persone vengano ricondotte alla civiltà e venga insegnato loro cosa significa la convivenza pacifica reale e non solo quella scritta o proclamata.
Ferire poliziotti, padri di famiglia, simbolo dello Stato, schierati a difesa della Democrazia nel nome di folli azioni dettate da una ideologia deviata, nel tentativo di imporre il proprio pensiero con la violenza, non può più essere tollerato perchè va contro i più elementari principi della nostra Costituzione".
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