Torino, bombe antagoniste con i chiodi: agente trafitto alla gamba

Scontri e feriti al comizio di CasaPound a Torino. Gli antifascisti alzano il tiro: un agente colpito da una scheggia di legno alla gamba

Torino, bombe antagoniste con i chiodi: agente trafitto alla gamba

Forse è da considerare un salto di qualità. Preoccupante. Perché dagli scontri avvenuti ieri tra centri sociali, antagonisti e polizia a Torino emerge un particolare non indifferente. I militanti antifascisti che volevano "stanare" il comizio di Simone Di Stefano, candidato premier di CasaPound, infatti, non si sono limitati a pestare da terra un carabiniere o a bastonare un poliziotto. Ma hanno lanciato contro gli agenti bombe carta piene di chiodi e pezzi di coccio. Ordigni pensati appositamente per aumentarne la pericolosità. E forse anche per uccidere.

Non è un caso dunque se un uomo in divisa è rimasto ferito dopo essere stato colpito in pieno dall'esplosione di uno di questi ordigni artigianali: un pezzo di legno schizzato via da un petardo gli si è conficcato nella gamba (guarda qui le foto choc). Si vede il foro provocato dalla scheggia e il sangue uscire copioso dalla coscia sinistra. L'agente è stato operato. "Sono bombe create per mutilare - ci confessa sotto anonimato un tutore dell'ordine - è un atto terroristico in piena regola".

Per diverse ore la polizia ha dovuto correre dietro ai circa 400 manifestanti scesi in piazza dietro lo striscione "resisteremo a oltranza". La "caccia" ai fascisti di CasaPound era stata ampiamente annunciata e le forze dell'ordine avevano realizzato alcuni blitz preventivi. Evidentemente non sono bastati. Attivisti del centro sociale Askatasuna e di "Potere al Popolo" si sono riversati in strada nella speranza di raggiungere l'hotel NH dove era in corso il comizio di Di Stefano.

Dopo vari tentativi di sfondamento, l'uso di idranti da parte delle forze dell'ordine, tafferugli, cariche e manganellate la situazione si è pian pian placata, permettendo a CasaPound di rivendicare che "di quegli

imbecilli lì fuori non ce ne frega assolutamente nulla". Alla fine il bollettino di guerra riporta sei agenti feriti dal lancio di bottiglie, bombe incendiarie e pietre di grosse dimensioni. E allora si capisce perché per i servizi segreti anarchici e antagonisti siano più pericolosi dei jihadisti.

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