A Cortina d'Ampezzo assalto alle seconde case

A Cortina i residenti lamentano la presenza di forestieri che non rispettano le misure antiCovid

A Cortina d'Ampezzo assalto alle seconde case

È vietato raggiungere le case di villeggiatura al mare o in montagna", salvo comprovati motivi di urgenza e necessità. L'obbligo di quarantena e il divieto che sta impedendo ad una parte di "furbetti" di andare a godersi le vacanze pasquali nelle località turistiche più gettonate di questi tempi, per altri è arrivato troppo tardi. In tanti, difatti, intuendo prima di altri quello che sarebbe successo dopo il primo decreto che limitava la libertà di movimento deciso dal governo, qualche settimana fa hanno preso d'assalto le secondo case, più o meno lussuose che siano, per assicurarsi una quarantena "di tutto rispetto".

Così, senza lo stesso clamore riservato per i viaggi all'inverso dal nord verso le proprie città di origine al sud, che c'è stata anche la partenza verso invidiabili location tra cui la bellissima e gettonatossima (per chi se la può permettere) Cortina d'Ampezzo. Non che si sia commesso alcun reato,però se si analizzano i dati sul numero dei contagi da Coronavirus, riportati da Tpi.it, balza agli occhi che su 5800 abitanti, sono circa 80 le persone contagiate dal Covid-19. Si tratta di numeri importanti, e a notare questa cosa sono stati, in primis, proprio i residenti di Cortina che su social e WhatsApp hanno manifestato pubblicamente la propria disapprovazione rispetto a quanto accaduto.

E così, come riportato dal sito di informazione, c'è chi trova "sconcertante fare festini o continuare come nulla fosse con i tornei di burraco e di bridge, mentre l’Italia vive una situazione come questa… Com’è successo qui ai primi di marzo a epidemia ormai esplosa, ordinando casse di champagne e salmone in quantità. O andare a fare gite al lago di Pianozes come alcune signore molto danarose di Mantova, poi multate".

Questi atteggiamenti dovrebbero essere sanzionati, però, come scrive Tpi.it, "C’è stato un calo dei reati dato che tutti sono in casa? Allora perché i carabinieri non controllano le case dei non residenti improvvisamente aperte e gli arrivi dei Suv notturni? I vigili urbani facevano multe per divieto di sosta, invece di controllare la distanza nel mercato, almeno finché poi per fortuna lo hanno chiuso".

Una quarantena al "top", senza farsi mancare lo champagne a quanto pare:"Non conosco nel dettaglio gli acquisti per singolo ordine. Ai miei colleghi sarà capitato, non a me personalmente. Ma siamo a Cortina comunque, i nostri ospiti sono abituati a un tenore di vita particolare e noi siamo abituati a vendere anche champagne".

Non sono necessarie le interviste a capire l'umore degli ampezzani su quanto sta accadendo, ma basta andare sul gruppo facebook Amici di Cortina, tra i cui post si legge: "il problema è che le persone nelle seconde case (anche se con residenza, ma di fatto seconde case in quanto non ci abitano prevalentemente tutto l’anno) mantengono lo spirito vacanziero, tipico in tutti i periodi dell’anno in cui vengono, a cui sembra che tutto sia concesso " mentre in un altro è scritto "Il sistema montagna è un sistema fragile, in primis sotto il profilo sanitario. Con lo spostamento in massa dalle città alle seconde case, in questo momento di assoluta emergenza si rischia di metterlo in crisi più del necessario. È possibile che qualcuno il virus se lo sia portato appresso e a farne le spese sarà soprattutto il tessuto locale, quello dei residenti. Quindi non si tratta solo di decreti, ma di consapevolezza e di un po’ di rispetto".

Intanto il sindaco Gianpietro Ghedina ha dichiarato qualche giorno fa al Gazzettino: “Chiederemo l'impegno di tutti i

concittadini per fotografare eventuali trasgressori e di quello delle agenzie immobiliari per segnalarci le anomalie” ma sono numerosi i residenti che lamentano di vedere il continuo passeggiare di forestieri.

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