Quanti sono gli asintomatici? Scatta la caccia ai veri numeri

Un team di scienziati australiani ha analizzato diversi studi effettuati in Italia, Cina e Usa: "Importante conoscere i dati, per capire l'efficacia delle misure"

Quanti sono gli asintomatici? Scatta la caccia ai veri numeri

Potenziali fonti "invisibili" di contagio, gli asintomatici sono uno dei punti meno chiari dell'emergenza Covid-19 che ha travolto il mondo intero. Stimarli è quasi impossibile, ma alcuni esperti hanno fatto delle ipotesi.

A fine marzo, Luca Foresti, del Centro medico Santagostino, aveva sostenuto che il numero di contagiati in Italia fosse pari ad almeno 11 milioni e 200mila. E questo, spiegava, "succede perché oggi, soprattutto in Lombardia, facciamo i tamponi solo ai sintomatici sufficientemente gravi. Mentre non li facciamo ai sintomatici che stanno a casa, ai medici poco-sintomatici che continuano a lavorare e agli asintomatici".

E ora un team di scienziati australiani sta andando a caccia dei numeri relativi agli asintomatici, sulla base delle metanalisi di altri studi effettuati a riguardo. Secondo quanto riferisce AdnKronos, i ricercatori della Bond University, dell'University of Sidney e della University of New South Wales, hanno selezionato 571 articoli e incluso 5 studi da tre Paesi, Italia, Cina e Stati Uniti. I tre Paesi hanno testato, nei loro studi, 9.242 persone a rischio, di cui 413 positivi e 65 asintomatici.

L'obiettivo degli scienziati australiani era quello di ricavare la "quota di asintomatici e il tasso di trasmissione della malattia" di queste persone, affette da Sars-CoV-2 pur senza presentare i sintomi della malattia. Il team ha osservato che la percentuale di questi casi variava dal 6 al 41%: "La meta-analisi ha rilevato che la percentuale di casi asintomatici era complessivamente del 16%". Due studi di quelli analizzati avrebbero dimostrato anche la trasmissione del nuovo coronavirus da pazienti senza sintomi, un'evenienza però che semvra avvenire in misura inferiore rispetto ai pazienti sintomatici.

"Le nostre stime sulla prevalenza dei casi asintomatici di Covid-19 sono inferiori rispetto a molti studi altamente pubblicizzati, ma comunque sostanziali- spiegano gli autori- Sono urgentemente necessarie ulteriori solide prove epidemiologiche, anche in sotto-popolazioni come ad esempio i bambini". Conoscere i numeri reali di questi pazienti "invisibili", concludono gli scienziati, "è fondamentale per i decisori politici che devono valutare l'effettiva efficacia delle misure di mitigazione contro la pandemia di Sars-Cov-2".

Alla stessa conclusione era arrivato anche uno studio precedente, che rivelava: "È sorprendente che la percentuale di individui che risultano positivi a Sars-Cov-2, ma che non presentano sintomi di Covid-19, rimane costantemente elevata".

Per questo, i ricercatori sottolineavano la "necessità disperata di studi ampi e ben progettati con campioni rappresentativi per valutare accuratamente la prevalenza degli asintomatici e il loro impatto sulla pandemia".

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